Una volta era il giorno dell’isola pedonale. Con via dei mille addobbata a festa e con tanta gente nelle strade a godersi lo spazio normalmente dedicato alle auto trasformato per un breve periodo in un’area riservata ai cittadini. Oggi è un giorno diverso. L’isola, molto più grande, permanente, non c’è più per la nota vicenda del Tar. Piazza Cairoli è rimasta l’unica area chiusa al traffico, il resto è tornato com’era. Con le auto parcheggiate, spesso in modo poco ortodosso. Con pochi clacson e poco traffico solo perché è una mattina di un giorno di festa. Con pochissima gente nei negozi, ma questa è un’altra storia. La sostanza è che per il secondo anno di fila, l’isola delle vacanze che tanto piaceva ai messinesi non c’è.
Per colpa di una battaglia che ha di fatto portato i suoi frutti nel momento meno adatto. Chi non voleva l’isola così grande in centro, consiglieri comunali in testa, avrebbe comunque voluto qualcosa per il periodo natalizio. Chi la voleva così com’era, è stato costretto a prendere atto della decisione del tar. Il risultato è che ora sono tutti scontenti. O quasi. Perché al di là delle dichiarazioni, non è stato fatto sin qui, tutto ciò che si poteva per trovare una soluzione almeno nelle feste. L’assessore alla viabilità Gaetano Cacciola ha scritto proprio stamattina una nota in cui sollecita il consiglio comunale a prendere posizione a proposito delle ipotesi di isola a Natale.
Associazion, consiglieri di quartiere, commercianti, singoli cittadini chiedono almeno la chiusura temporanea di qualche strada in più per il periodo delle feste. Cacciola ricorda gli incontri tra i capigruppo del consiglio e il sindaco Accorinti per affrontare il problema. Ma sottolinea che la decisione spetta proprio al consiglio comunale, ormai. La famosa modifica del Put, il piano urbano del traffico, lega le mani dell’amministrazione, che lo scorso 26 novembre ha presentato una proposta specifica, su richiesta dei consiglieri. Fino ad oggi, non sono arrivate risposte. Il pericolo è che il resto dell’isola pedonale non entri in funzione in queste festività. E il dubbio, legittimo, è che in realtà al di là delle dichiarazioni di circostanza e della disponibilità mostrata, non sia un progetto così tanto condiviso. Almeno tra gli esponenti politici della città.