I disaccordi sulla determina erano nati già a giugno tra il dirigente alla viabilità Mario Pizzino firmatario del provvedimento, il presidente del consiglio, alcuni consiglieri e un bel numero di associazioni per disabili. E se fino ad allora la discussione era stata intavolata sulle carte adesso arrivano i fatti e i disagi delle persone con disabilità e le loro famiglie prendono consistenza. Da qualche giorno molti di coloro che godevano del posto disabili sotto casa si sono visti senza preavviso cancellare la striscia gialla e togliere la segnaletica verticale. Eppure grazie a un protocollo d’intesa le istanze per l’ottenimento dello stallo dovevano essere valutate anche con i medici dell’azienda sanitaria. I nodi di questa determina dirigenziale sono giunti al pettine e sono decine le persone che giudicano questo provvedimento iniquo. Si preannunciano decine di ricorsi al dipartimento viabilità. Persone che ogni giorno sono costrette a fare i conti con richieste mediche, pannoloni, e malattie. Persone a cui i dirigenti dovranno spiegare anche perché venditori ambulanti, officine meccaniche, autolavaggi, laboratori artigianali e altre categorie mantengono il privilegio dell’impunità davanti all’occupazione abusiva dei posti auto.