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Il trasferimento del Corelli, una nota stonata

Il contratto d’affitto si chiude il 31 dicembre prossimo. Un mese di tempo per il trasferimento del conservatorio Corelli da Gazzi a Fondo Fucile. Il progetto è datato, fu presentato  alla provincia il 31 maggio del 2007. Con un milione 380 mila euro bisognava riadattare i locali di un’ala dell’Istituto Quasimodo. Il grande edificio sul viale Gazzi di fronte al Policlinico utilizzato solo per metà dalla scuola ha una pianta a forma di X e la provincia regionale ha pensato di dividerla e assegnare una parte, quella più nuova (anni 90) sulla destra per intenderci, al conservatorio musicale Arcangelo Corelli, visto che paga attualmente circa 200milaeuro l’anno di affitto. I lavori sono ormai al termine ma sono stati fatti solo all’interno visto che l’ala era da ristrutturare totalmente. Si tratta di tre piani suddivisi in ambienti ampi che nel progetto dovevano essere adeguatamente insonorizzati e ridotti per lo svolgimento di lezioni singole. 32 le aule più piccole, 4 quelle più grandi. Gli esterni invece sono stati ristrutturati sono lato Quasimodo. Adesso il conservatorio ha presentato alla provincia, oggi libero consorzio, Comunale, un piano per trasferire la strumentazione con una serie di preventivi di ditte specializzate che si aggirano sui 50milaeuro. C’è da sottolineare però alcune cose. Tante risorse spese, e ancora non è finita, per un trasferimento provvisorio sul quale ci permettiamo di esprimere delle riserve. Un Conservatorio musicale di alta formazione, che conta 800 alunni, dovrebbe avere, come in tutte le città italiane, una sede più adeguata rispetto a quella individuata che si trova in zona periferica, all’interno di una scuola, quindi in promiscuità con un’attività didattica, in un territorio ad alta densità abitativa, che soffre per la mancanza di mezzi di trasporto pubblici e di illuminazione. Tra l’altro sembra che la sede non sia stata insonorizzata e che non sia possibile realizzare un auditorium per le performance artistiche degli iscritti al conservatorio. Una serie di incongruenze che sarebbe il caso di vagliare cercando sul territorio strutture più adeguate che diano la giusta visibilità ad un istituto superiore di studi musicali facente parte per legge del sistema universitario. 

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