Cresce la consapevolezza che anche a Messina il gioco d’azzardo inizia ad assumere i connotati di una vera e propria piaga sociale che tocca ogni età e ogni ceto. I numeri dei giocatori patologici in crescita, sebbene poco significativi a causa del fenomeno sommerso, hanno spinto molte sigle di associazionismo pubblico e privato ad unire forze e competenze per arginare la dipendenza patologica da gioco partendo dalla base, cioè da dati certi che possano tracciare lo spessore del fenomeno nel territorio messinese. Per far questo era necessario il coinvolgimento del Comune che nella persona dell’assessore ai servizi sociali Nino Mantineo ha dato la propria disponibilità per l’avvio di due idee progettuali: un’indagine anonima, tramite un questionario da distribuite presso le sedi delle 22 sigle che aderiscono al coordinamento e anche presso le scuole e l’università, sulle pratiche di gioco, allo scopo di capire come i messinesi vivono il gioco d’azzardo. Inoltre verrà inviato un questionario a tutte le associazioni per creare una mappatura sui servizi offerti dal territorio ai soggetti che vivono forme di disagio legate al gioco patologico.
Faremo il possibile per scoraggiare quelle attività legate al commercio che permettono l’installazione di slot machine e video poker in ogni tipo di locale anche vicino a luoghi sensibili come scuole o parrocchie, ha detto l’assessore Mantineo. Un fenomeno in crescita legato anche all’usura. Un’attività legale pubblicizzata anche dallo stato che si affianca a quella illegale di scommesse, usura e dipendenza. “Con l’azzardo ti giochi la vita” è il tema della campagna di comunicazione e sensibilizzazione lanciata su tutto il territorio nazionale per scoraggiare le vincite facili e combattere abusi e dipendenze che si riflettono su sé stessi, sulle famiglie, sulla società.
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