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Caldaia Sicura, costi più alti e campagna silente

Le temperature sono ancora più primaverili che invernali, ma questo non sottrae il cittadino diligente dalla verifica della sua caldaia che ancora in pochi hanno messo in funzione per i termosifoni.

La normativa nazionale conferma come a cadenza biennale tutti gli impianti debbano essere certificati per garantire la sicurezza di chi li utilizza e anche di chi vive attorno a noi.

L’ultima volta la campagna caldaia sicura si concluse, dopo una proroga, nel marzo del 2013. Quest’anno tutte le operazioni tecniche e amministrative devono essere perfezionate entro il 31 gennaio, ma un’altra differenza è che quest’anno da Palazzo Zanca nessuna sollecitazione arrivata per ricordare alla cittadinanza, e parliamo di decine di migliaia di impianti, l’obbligo di questa autocertificazione, del pagamento di un bollettino da 9,50 euro, e la procedura di massima che ogni famiglia deve osservare.

Finora quindi nessuna campagna di informazione il che significa che si rischia ancora una volta l’assalto ai tecnici autorizzati, lunghe file in attesa di riconsegnare la documentazione agli uffici di via Nino Bixio e chissà quale altro disagio.

Peraltro rispetto a due anni fa, il controllo è sicuramente più stringente e accurato, oltre che mediamente più caro.

Il libretto dell’impianto dovrà essere fatto ex novo perché quello che abbiamo conservato sinora, dal 15 ottobre, non è più a norma.

L’analisi tecnica è molto più dettagliata sia per quanto riguarda la durezza dell’acqua e l’efficienza energetica. La cosa sulla quale è opportuno farsi trovare pronti è sicuramente l’identificazione catastale. Il tecnico manutentore abilitato dovrà inserire foglio, particella e subalterno dell’appartamento dove interviene nel nuovo libretto di impianto.

Per chi non la conoscesse sarà necessario effettuare una visura catastale che evidentemente rischia di portare via parecchio tempo.

Infine i costi. Il controllo del manutentore, rispetto ai 65 euro di media di due anni fa , è passato a poco più o poco meno di 100 euro, proprio perché più dettagliato. Le sanzioni,  che possono essere  elevate sempre dall’azienda esterna che in queste settimane sta battendo a tappeto la città per le verifiche delle precedenti campagne, dovrebbero essere più che raddoppiate .

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