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Galati, ecco il progetto per proteggere la costa

  Mai un progetto di protezione urgente della costa a Messina era stato così drammaticamente necessario come questo, quanto meno negli ultimi 50 anni. Sarà, comunque, un intervento emergenziale tampone, indispensabile per evitare nuovi danni distruttivi a case, farmacie ed esercizi, strutture pubbliche dopo quelli già subiti il 7-8 novembre scorsi. Ecco, dunque, il progetto esitato ieri l’altro dalla Protezione civile di Messina, che deve incassare i pareri il 9 dicembre a Palermo. Poi toccherà alla procedura di “screening”, dell’Assessorato all’Ambiente che può richiedere “fino a 60 giorni” ma l’assessore regionale Maurizio Croce trae dai pericoli in corso le logiche conseguenze: «Proviamo ad accelerarla al massimo, a farla svolgere quasi contestualmente alla conferenza dei servizi». Prim’ancora sarà già prezioso, ma con rischi di “tenuta”, la disposizione della sabbia dragata a Tremestieri. L’intervento da 250.000 euro, progettato dall’ing. Fabio Bongiovanni viene così riassunto a partire da Santa Margherita verso Galati. «Si prevede la sistemazione della barriera realizzata nell’ambito dell’intervento ME 089 4A prospiciente il condominio Marina Sud Residence (villaggio S. Margherita) mediante la ricollocazione in sito di alcuni massi crollati a seguito della violenta mareggiata. Prevista, inoltre, una rifioritura della barriera in alcune zone rimaste sprovviste di protezione, e la sistemazione di quanto necessario per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità». Spostiamoci a Galati Marina, e vediamo quanto si farà: «Si prevede la realizzazione di una barriera (scogliera) radente nel tratto di arenile compreso tra le Case Raciti ed il campo di calcio, realizzata in materiale lapideo (pietra lavica o calcarea) con pezzatura di pietrame di 2. e 3. categoria secondo le esigenze del sito. La realizzazione della scogliera radente si configura come un intervento di mitigazione del rischio idrogeologico legato agli eventi meteo marini che da anni interessano l’area in oggetto. È finalizzato alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità, costituendo di fatto una barriera a protezione delle aree retrostanti, ma non costituisce opera che favorisce il ripascimento dell’arenile anzi, nel tempo, può favorire ed accelerare i fenomeni erosivi della costa in direzione nord, secondo le correnti montanti». La logica: «L’intervento, del tutto provvisionale, è finalizzato alla protezione dell’abitato retrostante direttamente esposto al rischio mareggiate e, per la sua provvisorietà, presuppone controllo e manutenzione stagionale, specie dopo un evento avverso». Il fronte totale? «Si articola su due aree: quella prospiciente il complesso Marina Sud e quella tra le case Raciti e il campo di calcio per una lunghezza totale di 275 metri» 

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