Un breve colloquio dai connotati istituzionali, nessun approfondimento sull'ombra del dissesto che minaccia il Comune di Messina. Il presidente della Corte dei Conti, Raffaele Squitieri, ospite dell'Università degli Studi di Messina per inaugurare i Corsi della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali “Enzo Silvestri”, ha incontrato prima della cerimonia le maggiori cariche locali compreso il vicesindaco e assessore al Bilancio, Guido Signorino: «Sarebbe stato scorretto da parte mia sbilanciarmi – ha affermato Squitieri dopo il faccia a faccia –. Abbiamo parlato del nostro rapporto con le Amministrazioni, ma non ci siamo addentrati oltre. Le valutazioni sullo stato di salute e sul futuro dell'ente messinese, lo lascio ai colleghi della Corte dei Conti siciliana». Il massimo esponente dell'organo di controllo, però, ha parlato di cosa potrebbe accadere: «Spero che il dissesto non ci sia per Messina, ma è giusto chiarire che non rappresenterebbe comunque la fine dell'Amministrazione. Bisogna ricordare inoltre che sulla base della normativa, la Corte è pronta a dare una mano nella fase di predissesto, quando il Comune è in difficoltà palese e si rivolge al nostro organo. Parliamo dell'istituto del piano di rientro di durata decennale, che siamo chiamati ad analizzare ed eventualmente a sposare ritenendolo plausibile la condivisione del percorso». Proprio quello strumento a cui sono legate le sorti di Palazzo Zanca. Squitieri ha parlato anche della condizione delle province, che si trovano in un limbo. Le siciliane ancora di più, come quella Messina, “in piedi” in attesa che una legge la trasformi in Città Metropolitana ma svuotata di risorse e in preda a passivi di bilancio preoccupanti e allo sforamento del patto di stabilità: «La Corte dei Conti ha un rapporto costante con il Parlamento, nel caso del Ddl Del Rio ci siamo pronunciati due volte sottoponendo le nostre osservazioni e riserve – ha spiegato il presidente –. Siamo davanti a procedimenti difficili, si cerca di risparmiare aspettando un cambiamento definitivo, è vero che si presentano delle incertezze e occorono dei rimedi». Squitieri, che ha tenuto una prolusione ai Corsi sul tema “La Corte dei Conti nella sua funzione di contrasto alla corruzione e di sviluppo dell’efficienza dell’Amministra - zione”, ha invitato i più giovani a studiare per accrescere il proprio bagaglio personale e di competenze, piuttosto che esclusivamente per il voto. Prima di lui avevano preso la parola il rettore Pietro Navarra, i professori De Vero e Mazzù
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