Non si devono ricontare le schede. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha deciso, respingendo uno dei due ricorsi presentati contro la precedente ordinanza del Tar di Catania. Renato Accorinti resta sindaco e al suo avversario, Felice Calabrò, rimane l’amletico dubbio: c’erano o non c’erano quei 59 voti mancanti al raggiungimento del quorum fissato al primo turno delle elezioni amministrative del 2013? Le schede contestate assommano a più di mille e secondo i ricorrenti – alcuni dei non eletti nelle liste del Pd, Giovanni Cocivera, Giovanna Venuti e Alessia Currò –, dal riconteggio sarebbe certamente emersa la vittoria del candidato del Centrosinistra, costretto invece ad andare al ballottaggio, perso poi clamorosamente nella sfida con il professore-pacifista di “Cambiamo Messina dal basso”. Il Cga ha respinto, invece, l’appello proposto dagli avvocati Silvano Martella e Giovanni Marchese e un esito simile potrebbe essere riservato anche all’altro ricorso, presentato da alcuni cittadini. La conferma della decisione del Tar, da parte del collegio giudicante (composto da Raffaele Maria De Lipsis, Marco Lipari, Marco Baricelli, Alessandro Corbino e Giuseppe Mineo, relatrice Silvia La Guardia), pone fine all’ennesima “telenovela” post-elettorale, uno “spettacolo” che non può mancare in una città come Messina che nell’arco di un decennio ha subito il disarcionamento di due sindaci e ben tre commissariamenti. Nelle ultime settimane si erano infittite le voci sull’imminente sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che, se avesse disposto la riapertura dei plichi e il riconteggio delle schede nelle sezioni “incriminate”, avrebbe potuto ribaltare il successivo responso delle urne. D’altra parte, ci sono voluti ben sei mesi prima di conoscere il provvedimento, visto che l’udienza si era svolta lo scorso mese di maggio. Un lungo periodo durante il quale il sindaco Accorinti, pur dicendosi fiducioso sull’esito della vicenda, non ha mai voluto soffermarsi più di tanto sui ricorsi e i controricorsi. «Conta la scelta dei cittadini al ballottaggio», ha ripetuto. E ieri la notizia della sentenza del Cga è stata accolta senza particolari entusiasmi né sorprese. «Stiamo lavorando come matti fin dal primo giorno, continueremo a farlo ancor di più nei prossimi mesi», ha assicurato Accorinti