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Porto Tremestieri, lunedì parziale riapertura

Si sapeva che la burocrazia avrebbe prodotto effetti peggiori di quelli della sciroccata, e i fatti lo stanno dimostrando. Sono trascorsi ormai due settimane da quanto l’approdo a sud è stato chiuso dopo la violentissima mareggiata e solo oggi qualcosa si è iniziato a muovere. 14 giorni di porto totalmente chiuso, e almeno altri tre ce ne vorranno, e non si sa ancora quando sarà possibile rivederlo in piena efficienza, in modo da assorbire tutto il transito del gommato pesante da e per il continente. Transito che, appunto, da due settimane è totalmente riversato sulle strade del centro città. La prima autorizzazione dall’assessorato all’ambiente della regione siciliana è arrivato avantieri e solo oggi, il tempo di allestire il cantiere, si è entrati nel vivo. L’ok da Palermo è limitato infatti al solo spostamento della sabbia da una parte all’altra del cantiere, non al suo trasferimento in altra sede. In questo modo con un mezzo meccanico che agisce da terra viene tolta la sabbia dall’estremità dell’ormai famosa spiaggetta formatasi, al fine di poter riaprire lo scivolo uno. Operazione questa che la ditta Scuttari, ancora impegnata per rimuovere un grosso masso dai fondali prospicienti alla diga, si è offerta di effettuare gratuitamente e senza pretendere nulla dal momento che dal primo gennaio scorso è in penale per i ritardi accumulati. Per l’Autorità portuale, quindi, un risparmio di circa 60 mila euro. La ditta Scuttari, però, non fa parte delle 8 che sono state selezionate per la seconda fase dei lavori: quelli che riguardano il dragaggio di tutto il materiale e del trasferimento sul vicino litorale di Galati. Giovedì prossimo alle 12.30 l’apertura delle buste per la gara da 200 mila euro. Le ditte individuate sono quelle che possono disporre  di speciali imbarcazioni, e nel basso Mediterraneo per accorciare i tempi, capaci di spostare la sabbia in base a quelle che sono le esigenze. E cioè liberare il porto e ricostituire l’arenile di una frazione vicina.   Ma giovedì prossimo si potrà solo conoscere solo il nome dell’ impresa che si aggiudicherà l’appalto. Per iniziare i lavori bisognerà attendere la nuova autorizzazione regionale basata sulla natura del materiale da trasferire. Per questo l’autorità portuale dovrà fare analizzare la sabbia, operazione palesemente superflua visto che non può che essere arrivata dal mare e quindi compatibile con l’utilizzo futuro. Insomma, a fronte di una dozzina di giornate lavorative, tre per il primo e 9-10 il secondo intervento, in base ad una stima ottimistica, il porto di Tremestieri potrebbe tornare completamente fruibile non prima del 15 dicembre. Cioè, 40 giorni dopo, l’avvenuto insabbiamento. Ovviamente, salvo imprevisti.

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