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A Galati la conta dei danni e la denuncia

Gli abitanti dei villaggi costieri della zona nord adesso presentano il conto. Ritengono di aver patito troppo, qualcuno ha perso anche la casa, hanno segnalato il pericolo decine di volte ma non è mai stato eseguito alcun intervento. Troppa indifferenza per la vita delle persone e così ora un gruppo di cittadini di Santa Margherita, Galati e Mili hanno presentato un esposto in Procura perché tanta indifferenza da parte degli amministratori potrebbe implicare estremi di reato perseguibili secondo le leggi penali. Adesso gli aderenti al   “Comitato per la rinascita di Messina” vogliono che si indaghi su assessori, dirigenti e funzionari comunali e di tutti gli enti interessati che si sono succeduti in questi anni  per scoprire se emergano responsabilità. Sono stufi di promesse mancate e soprattutto di dover far la conta dei danni ad ogni mareggiata, ad ogni temporale e di vivere con un perenne stato di angoscia come compagno di vita.  La rabbia degli abitanti nasce dalla circostanza che nessun intervento è stato eseguito a difesa delle abitazioni dopo la tremenda mareggiata del 2007 che ha rischiato di spazzare via le case che insistono sulla costa di Santa Margherita, Galati e Mili. Situazione che si è aggravata dopo la realizzazione del porto di Tremestieri che ha incrementato l’azione erosiva delle zone costiere limitrofe.  E mentre si parla di interventi da eseguire il mare –denuncia il Comitato ha invaso il campo sportivo di Galati marina, che  non esiste più; ha danneggiato i prospetti delle case  e ha  invaso i piani terra delle abitazioni. Intanto nella zona si continua a lavorare per eliminare le macerie prodotte dalle mareggiate dei giorni scorsi.  Anche stamattina abitanti e  commercianti hanno continuato a bonificare case, negozi e cantine. La speranza di tutti è che gli interventi immediati decisi nel corso del tavolo tecnico che si è svolto mercoledì scorso a Palermo  possa apportare dei benefici. La sabbia rimossa dal porto di Tremestieri con i mezzi della protezione civile sarà depositata davanti alla spiaggia di Galati per avviare il rinascimento di circa 200 metri di costa.  Poi dovrà essere completamente ricostruito il fronte a mare completamente distrutto da anni d’inerzia. La stesa per la quale ora gli abitanti dei villaggi chiedono che finalmente qualcuno paghi

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