La signora S.R., 58enne, da circa 12 anni era a conoscenza della neoplasia, ma la concomitanza di una serie di importanti patologie avevano sconsigliato l’intervento. Infatti, la signora è affetta da obesità patologica (pesa oltre 130 kg), cardiopatia ischemica ipertensiva, diabete mellito, ipertiroidismo clinico, broncopatia cronica ostruttiva asmatiforme con frequenti episodi di scompenso cardiorespiratorio acuto che avevano richiesto frequenti ricoveri in reparti di terapia intensiva e per la quale la paziente era in ossigenoterapia domiciliare da circa un anno. La massa tumorale asportata, di circa 25 cm di diametro e 2 kg di peso, era situata nell’emitorace destro a stretto contatto con il cuore e per questa localizzazione l’intervento è stato eseguito nella sala operatoria della cardiochirurgia, struttura complessa diretta dal dott. Francesco Patanè che ha coadiuvato il collega Casablanca provvedendo ad un accesso vascolare periferico per una eventuale circolazione extracorporea. Dopo l’intervento ed una prima, delicatissima, fase di risveglio che ha impegnato l’équipe anestesiologica per circa 4 ore, la paziente è stata trasferita ed assistita dai medici della chirurgia toracica. La paziente è stata dimessa con il pieno recupero funzionale del polmone. L’eccezionalità dell’evento, spiega il dott. Casablanca, consiste non solo nell’assunzione di responsabilità da parte dell’équipe, ma anche nella accurata sinergia tra le varie strutture del Papardo. La preparazione è durata quasi due mesi, coinvolti fisioterapisti respiratori, cardiologi, pneumologi, nefrologi, endocrinologi, dietologi, oltre alle équipe chirurgiche ed anestesiologiche.
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