Messina

Lunedì 23 Dicembre 2024

La Procura chiede
il processo per tutti

Rinvio a giudizio per tutti, senza nessuna esclusione o modifica d’imputazione. Rinvio a giudizio per i 23 imputati e gli 8 enti. Ecco la richiesta che ieri mattina la Procura ha ribadito in aula per la seconda tranche d’udienza preliminare della maxi inchiesta “Corsi d’oro” sulla formazione professionale. Lo hanno fatto i sostituti della Dda Liliana Todaro e Fabrizio Monaco, due dei magistrati che hanno lavorato all’inchiesta che ha smantellato il “pianeta formazione” gestita dal pool Pubblica amministrazione, coordinato dall’aggiunto Sebastiano Ardita. E siamo già alla seconda tranche, perché la prima è in corso di svolgimento davanti alla seconda sezione penale del tribunale (mercoledì i giudici hanno sostituito il divieto di dimora a carico di Chiara Schirò con l’obbligo di firma). Ieri s’è tenuta la seconda tappa dell’udienza preliminare davanti al gup Monica Marino, che a differenza di lunedì scorso, quando si andò avanti fino alle undici di sera con la serie interminabile di eccezioni preliminari sollevate dai difensori, s’è conclusa nel pomeriggio. Dopo l’intervento dei due magistrati Todaro e Monaco, che hanno ribadito le richieste di rinvio a giudizio per il secondo troncone d’inchiesta, che vede coinvolti tra gli altri i parlamentari Francantonio Genovese e Franco Rinaldi e le loro rispettive mogli, si sono registrati quelli delle parti civili e dei primi difensori, in questo caso gli avvocati Carlo Paliero e Giuseppe Mormino. Poi tutto è stato aggiornato ad oggi, quando ci saranno gli interventi di tutti gli altri avvocati. E non si tratterà certamente di arringhe brevi, visto che in questa vicenda processuale della formazione la contrapposizione accusa-difesa è stata molto forte e le argomentazioni tecniche non sono certo semplici, sulla tipologia di reati contestati e sulla “distanza” di valutazioni tra la Procura e il collegio difensivo.

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