Poco dopo le 15 di ieri, i comandi di bordo delle navi Caronte& Tourist, Rfi Bluvia e Meridiano, secondo la procedura prevista dall’ordinanza 488, hanno segnalato per iscritto al comando della Capitaneria di porto «l’impossibilità di effettuare lo scalo in sicurezza a causa delle condizioni marine attualmente insistenti nella zona (vento sud-est 7, mare molto mosso), ovvero per i pericoli causati dal vento alle manovre di accesso e ormeggio. Inevitabile la conseguenza del dirottamento dei flussi di Tir da e per la Calabria alla rada San Francesco e al porto storico. È impossibile al momento fare previsioni sui tempi di chiusura. Bisognerà vedere quali saranno gli effetti della violenta sciroccata di oggi.
ORSA
In merito alle conseguenze del maltempo sui trasporti nello Stretto, subito critici Mariano Massaro e Michele Barresi, del sindacato Orsa: «Non si sono fatte attendere, alle prime piogge invernali le conferme degli allarmi lanciati in questi mesi dall’Orsa circa l’inadeguatezza dell’appro - do a sud che non può essere, per gravi carenze strutturali, la soluzione unica al problema del traghettamento sullo Stretto. Si è lasciato in maniera irresponsabile che le navi Bluferries lasciassero il porto storico senza dare soluzioni alternative, ma era prevedibile che il servizio metromare si sarebbe interrotto in condizioni meteo avverse ed oggi migliaia di pendolari sono rimasti senza mezzi per attraversare lo Stretto, pagando il conto per l’inadeguatezza della classe dirigente. Chiediamo con forza che sia rivisto e ripensato tutto il sistema di attraversamento attuato a seguito delle recenti ordinanze che secondo Comune e Authority avrebbero garantito alla città piena funzionalità».