Messina

Domenica 28 Aprile 2024

Chiara Schirò torna a Messina, basta la firma

tribunale messina

E’ durato meno di due settimane il divieto di dimora a Messina emesso dal Tribunale del Riesame per Chiara Schirò, moglie del deputato del Pd Francantonio Genovese nell’ambito dell’inchiesta Corsi d’oro.  A pronunciarsi questa volta è stata la seconda sezione penale del Tribunale che ha accolto il ricorso degli avvocati Nino Favazzo e Carlo Paliero  revocando la misura cautelare. In sostanza, secondo i giudici la misura del divieto di dimora a Messina appare inadeguata a scongiurare il pericolo di recidiva. Come dire non è  questo genere di provvedimento che potrebbe impedire ad un soggetto di reiterare il reato. Il divieto di dimora –scrivono i giudici della seconda sezione penale del tribunale – non appare idoneo a recidere ogni contatto con il contesto territoriale di appartenenza atteso che non pregiudica le possibilità di muoversi, tranne che a Messina, e di comunicare con chicchessia. Il provvedimento rischia solo di pregiudicare le esigenze familiari e lavorative dell’imputato senza portare alcun beneficio all’inchiesta.  Il tribunale ha dunque disposto la sostituzione del divieto di dimora con l’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria per firmare il relativo registro tre volte a settimana. Chiara Schirò potrà dunque tornare nella sua abitazione di Ganzirri dove dal 21 maggio scorso si trova ai domiciliari il marito Francantonio Genovese. iL parlamentare fra l’altro è in attesa che la Cassazione si pronunci sull’ordinanza dei Riesame che ha disposto la revoca dei domiciliari ed il suo ritorno in carcere.

Va ricordato che nei giorni scorsi  si è discusso su rinvio della Cassazione sempre davanti al Tribunale del riesame,  anche delle  posizioni di Natale Capone, Natale Lo Presti e Graziella Feliciotto per i quali è  stato riconfermato il divieto di dimora. Provvedimento non divenuto operativo in quanto è possibile ricorrere nuovamente in Cassazione.

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