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Crocetta “commissaria” i commissari delle Province

 Crocetta ha trovato la soluzione per le Province regionali: commissariare i commissari, farli andare in ferie e nominare al loro posto dirigenti e funzionari provenienti dai potenti apparati burocratici di Palermo. Una “rivoluzione” che sembra in linea con i proclami, oscillanti tra il dire e il fare, fin qui sentiti su questo e su molti altri fronti. Da ieri Filippo Romano, viceprefetto e commissario della Provincia di Messina, è in riposo “forzato”, così come i commissari delle altre Province siciliane. A Palazzo dei leoni arriva il dott. Girolamo Ganci, funzionario del Dipartimento autonomie locali, con un incarico specifico: «Attivare presso il Libero Consorzio comunale, già Provincia regionale, di Messina un costante monitoraggio e accertamento della funzionalità dello stesso Libero Consorzio ». Ma che razza d’incarico è? Boh. All’articolo 2 del decreto firmato in prima persona dal governatore siciliano, in realtà, viene chiarito qualche aspetto in più: «Il funzionario relazionerà periodicamente, di norma ogni dieci giorni, al Dipartimento regionale autonomie locali, oltre che sulle problematiche di carattere generale, in merito agli atti che competerebbero agli organi di governo del Libero Consorzio, per la cui adozione dovrà provvedere in via sostitutiva nella qualità di commissario ad acta, previa conferma assessoriale autorizzativa. L’incarico conferito con il presente provvedimento avrà la durata di due mesi, decorrenti dalla data di notifica del presente provvedimento e comunque fino all’insediamento del commissario straordinario». E allora ricapitoliamo: i commissari attuali fanno le valigie (anche se ufficialmente sono in ferie), arrivano i funzionari con poteri di commissari ad acta, in attesa che giungano i nuovi commissari straordinari, sempre che non accadano altre novità come quelle previste nella prossima sessione dell’Assemblea regionale siciliana. Quanto è lunga, e incerta, e per certi versi tragicomica, questa fase di transizione tra il vecchio e il nuovo regime, tra il sistema delle Province ormai dismesse e quello dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane. Il viceprefetto Romano si dice sereno: «Ho fatto tutto quello che era ed è nelle mie competenze, ho approvato i bilanci, ho sistemato vecchie e nuove pendenze, ho assicurato una gestione corretta e trasparente dell’Ente. Ora mi rimetto alle decisioni del presidente della Regione». In teoria, potrebbe tornare alla guida di Palazzo dei leoni, dopo questo periodo di “monitoraggio” affidato al dott. Ganci. Chissà. Le vie di Crocetta sono... infinite.

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