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Dalla Furnari a Croce per la Messina in Giunta

Messinese, il 2 novembre compirà 43 anni, diploma di maturità scientifica  al Liceo Seguenza e laurea in Chimica all’ateneo peloritano, Maurizio Croce vanta quel curriculum da supertecnico su cui punta la politica per far uscire la Sicilia dalle sabbie mobili.  Già commissario straordinario delegato, su incarico della presidenza del consiglio dei Ministri per l’attuazione degli interventi di mitigazione del rischio  idrogeologico in Sicilia  e in Puglia, si è occupato di tutela delle acque e di emergenza  rifiuti e discariche in più regioni. In Calabria l’ultimo incarico a partire dalla scorsa estate sempre come commissario al rischio idrogeologico. E’stato anche componente della  commissione via e vas del Ministero dell’ambiente. Per queste competenze i democratici riformisti chiedono per lui la delega al Territorio. “Ringraziamo Giusi Furnari per il lavoro svolto alla Cultura – ha dichiarato Beppe Picciolo capogruppo dei riformisti all’Ars che ha manifestato soddisfazione per il fatto che comunque il movimento abbia fatto quadrato su un altro professionista  messinese da inserire nella giunta regionale. Infatti anche la docente di Filosofia era molto vicina sia ai dr che al governatore. Invece era del Pd il primo messinese assessore di Rosario Crocetta,  Nino Bartolotta alle Infrastrutture.   L'intesa per varare il Crocetta ter sarebbe stata raggiunta a notte fonda quando finalmente il presidente avrebbe accettato di non riconfermare l'uscente alla formazione Nelli Scilabra, come voluto dal Pd . Del vecchio governo soltanto due riconferme Lucia Borsellino e Linda Vancheri, ma forse con nuove deleghe. Nella redistribuzione delle quote il Govrnatore si farebbe carico  del supertecnico al bilancio da decidere  con Palazzo Chigi, lasciando quindi quattro posti al Pd

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