La statua di Maria Addolorata avrebbe cominciato a piangere intorno alle 12,30 di ieri, all’arrivo di una famiglia di fedeli di Catania. A confermarlo, con un urlo di gioia misto a stupore, anche la piccola Karol, nipote della signora Pina, che avrebbe sentito una lacrima sulla sua manina. Ha attirato l’attenzione di tanti curiosi del luogo e non solo – la trasmissione “Pomeriggio Cinque” condotta da Barbara D’Urso su Canale 5 tornerà ad occuparsene domani –, la vicenda delle lacrimazioni misteriose della statua della Madonna a casa di Pina Micali, a Giampilieri Marina. Dopo la prima lacrima, per più di un’ora, su questo si può evitare il condizionale, l’in - spiegabile pianto ha continuato a rigare il volto della statua di Maria. È sull’origine delle lacrime in questione che, ovviamente, non è possibile dare risposte certe. Quel che è certo, è che la straordinaria vicenda esercita un grande fascino sui fedeli, molti dei quali ieri, assistendo allo straordinario spettacolo, si sono commossi fino alle lacrime. I fatti, che si manifestano periodicamente da 25 anni cullati dal diffondersi di un leggero profumo di rose, infatti, non hanno trovato una spiegazione scientifica. E sarebbero accompagnati da regolari apparizioni della Vergine Maria alla signora Pina, che si considera uno «strumento della Madonna scelto per diffondere messaggi di Gesù e di Maria all’umanità». L’ultimo messaggio risalirebbe allo scorso 21 ottobre. Pina, come è solita fare, lo ha appuntato con l’umile scrittura di chi ha studiato soltanto fino alla terza elementare. E secondo Francesca Gorpia, dell’associazione “L’Emanuele” creata proprio per seguire la straordinaria vicenda, non sarebbe casuale la scelta «di uno strumento così umile per dare i giusti insegnamenti a quelli che si credono i più potenti». «Sono in mezzo a voi da venticinque anni – si legge negli appunti contenenti quello che secondo quanto sostiene la signora Pina sarebbe l’ultimo messaggio di Gesù –, cosa è cambiato nei vostri cuori? Cari figli, pregate affinché la grazia dell’umiltà sia la vostra ricchezza. L’orgoglio è uno dei peccati che più mi addolora …Che dite? “Io sono il più grande, il più bello, il più potente”… Ma chi può essere “Il più”, se poi non tiene conto che nulla può fare, può essere, può dire, se io non lo voglio?!». Dopo un lungo appello all’umiltà, il messaggio si concentrerebbe sull’invito alla fede, che è una costante dei più di tremila messaggi che sarebbero stati lasciati a Pina negli ultimi 25 anni. Perché solo avendo fede «vedrete con gli occhi dell’anima quello che altrimenti non vedreste nemmeno attraverso la più perfetta lente di ingrandimento».
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