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Rubavano gasolio all'azienda e lo rivendevano, arrestati in 4

Vecchi trucchi per maghi nuovi. Rubavano, di notte, gasolio dagli autobus dell’Atm parcheggiati nel piazzale di Via La Farina e poi lo rivendevano a utenti privati a prezzo scontato in quella che, per quanto abusiva,  può essere definita una stazione di servizio a tutti gli effetti. Per l’azienda municipalizzata, che già di per se non naviga nell’oro, un danno quantificato in oltre 250mila euro, per la banda, invece, un guadagno di 180mila euro. A porre fine all’illecito commercio, grazie ad un’indagine durata un anno, sono stati gli uomini della polizia, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica, Alessia Giorgianni, che hanno applicato le misure cautelari.

In carcere sono finite due persone. Si tratta di un dipendente dell’Atm, il 56enne  Placido Fumia e del 47enne Giovanni Badessa. Agli arresti domiciliari, la moglie di Badessa, la 46enne Giuseppa Urbino e il 41enne Vennero Rizzo detto Nando. Misura dell’obbligo di dimora per un altro dipendente dell’atm, il 53enne Rosario Allegra, accusato di furto aggravato. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per altre 6 persone, due delle quali ancora ricercate.

Secondo i riscontri investigativi , supportati da video e intercettazioni ambientali, Giovanni Badessa, seguito dalla moglie, almeno tre giorni a settimana, intorno alla mezzanotte, entrava col furgone e grazie alla complicità di Placido Fumia, addetto alla guardiania, lo posizionava nel piazzale dove erano parcheggiati gli autobus dell’Atm. In un paio di ore, i componenti della banda, riuscivano a tirare fuori da serbatoi complessivamente 500/600 litri per volta.

Il gasolio veniva conservato in alcuni bidoni, collocati all’interno del furgone che solo di mattina, per non destare sospetti, lasciava l’autoparco per dirigersi a contrada Campolino, a  Santa Lucia Sopra Contesse. Qui era stato allestito un distributore per rivendere a terzi , a prezzi competitivi 1 euro- 1, 20 al litro, il gasolio rubato contro l’1.60 pagato, invece, dall’azienda municipalizzata.

16 persone sono indagate, tra cui altri dipendenti dell’Atm, per ricettazione. Si tratta, perlopiù di ambulanti che andavano a fare il pieno. L’inchiesta, che ha svelato ancora una volta il disprezzo per la cosa pubblica e per i bisogni della collettività, promette altri interessanti sviluppi.

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