Una dopo l’altra, nel giro di nemmeno dieci giorni. E la sicurezza rimane una chimera, un’illusione che fa a pugni con una realtà ben diversa. Si è consumata ieri pomeriggio l’ennesima rapina, nell’ennesima farmacia e, come era avvenuto qualche mese fa nella zona di Gravitelli, ancora una volta nello stesso quartiere, a Provinciale. Prima era toccato alla farmacia Ingo, a pochi passi da villa Dante, poi alla farmacia Bellino, in via Napoli, con tanto di vetro sfondato e taglierino “volante”. Ieri l’ultimo episodio: stavolta nel mirino di due rapinatori, entrambi col volto travisato, è finita la farmacia Juvara, intorno alle 18.50. Ad intervenire la polizia, che ha acquisito anche in questo caso le immagini delle telecamere di sicurezza. Rimane il senso di smarrimento degli esercenti, che si vedono nel mirino dei rapinatori senza che si riesca ad arginare un fenomeno sempre più preoccupante. «In questo fine settimana sarò fuori città – spiega un allarmato presidente dell’Ordine dei farmacisti, Antonino Abate – ma appena tornerò chiederò un incontro con il questore e il prefetto. Nei mesi scorsi si tenne un comitato di sicurezza sull’escalation di rapine specie nella zona di Gravitelli e del centro e in quel caso si riuscì ad intervenire con efficacia. Ora, invece, sembra essere Provinciale la zona finita al centro dell’attenzione dei rapinatori. È un momento difficile per tutti, siamo molto preoccupati e confidiamo nell’intervento delle forze dell’ordine. I sistemi di videosorveglianza rappresentano una difesa “passiva”, che non basta. Qui si rischia la pelle tutti i giorni».
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