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Picchiano srilankese
e poi gli rubano
la bicicletta

Il diciannovenne Emanuele Branda e un quindicenne sono ritenuti gli autori della rapina ai danni di un coetaneo originario dello Sri Lanka messa a segno mercoledì pomeriggio, intorno alle 18.30, nei pressi di Piazza Cairoli. I due hanno individuato la vittima a bordo della sua bici, lo hanno speronato con un’altra bici facendolo cadere a terra, gli hanno assestato un pugno in pieno viso. Hanno poi afferrato la bici della vittima e sono fuggiti via, certi di averla fatta franca.

 Sono stati rintracciati appena mezzora dopo dagli agenti delle Volanti impegnati nel controllo del territorio ed identificati grazie al telefonino che uno dei due aggressori aveva perso durante la rapina. Sul display, nitida e a colori, c’era proprio la foto del proprietario del telefonino, poco prima descritto ai poliziotti in fattezze e abbigliamento dalla giovane vittima dell’episodio. Ad incastrare definitivamente i rapinatori sono state le preziose immagini che i poliziotti hanno velocemente controllato ed estratto dai sistemi di video sorveglianza presenti in zona, grazie alle quali sono state confermate dinamica e responsabilità.

 “Presenza sul territorio delle Volanti, fiducia nell’Istituzione e validi sistemi di videosorveglianza hanno permesso l’individuazione dei responsabili”. E’ quanto dichiarato dal Questore della città di Messina che ha voluto complimentarsi con gli agenti per la rapida ed incisiva risposta, che dimostra attenzione anche ad episodi apparentemente meno importanti. La bici rubata è stata recuperata e riconsegnata al ragazzino vittima della vicenda. Branda e il complice dovranno rispondere dei reati di rapina e lesioni personali.

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