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Muore a 27 anni per i
postumi di un incidente

 Se ne è andato dopo quindici giorni di agonia e sofferenza infinita per la sua famiglia e per i tanti che nella via Vittorio Veneto di Provinciale, dove abitava, lo conoscevano e gli volevano bene. È morto così, Davide Giuffrida, 27 anni, nella rianimazione dell’ospedale Garibaldi di Catania, per le conseguenze di un incidente autonomo verificatosi sull’A18 tra Acireale e Giarre, nelle prime ore del mattino di domenica 5 ottobre. Era uno dei due passeggeri dell’auto, una “Jaguar” condotta da un amico: tutti e tre i giovani messinesi rimasero feriti, lui in modo grave perché violentemente sbalzato dall’auto attraverso il parabrezza posteriore, i due coetanei in modo più lieve. I medici del “Garibaldi” hanno fatto di tutto per strapparlo alla morte ma i gravi traumi subiti al capo non hanno lasciato scampo allo sventurato giovane messinese. Erano le sette e trenta di quella domenica maledetta, e i tre ragazzi facevano ritorno a Messina dopo una notte trascorsa a ballare nel Catanese, ma mentre percorrevano l’autostrada, per corso tuttora in corso di ricostruzione – ma, a quanto pare, non per l’urto con un’altra vettura – il giovane conducente avrebbe perso il controllo della Jaguar. L’urto con un muro laterale s’è rivelato tremendo soprattutto per lui, per Davide Giuffrida: catapultato contro una recinzione, avrebbe battuto la testa su alcune pietre. Sul posto è intervenuta la Polstrada di Giardini che ha fatto accorrere un’ambulanza del 118 per la corsa al Garibaldi, rivelatasi alla fine vana. Grande il dolore per un giovane molto benvoluto, che aveva trovato il suo equilibrio, il più piccolo di cinque fratelli, figli di un impiegato delle Poste in pensione e di una donna che dedica la vita alla sua famiglia.

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