Decine le perquisizioni scattate nei giorni scorsi nei confronti di società che noleggiano in città apparecchiature da intrattenimento, i cosiddetti video poker. Una rete di distribuzione attiva nella zona sud di Messina. In particolar modo i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria coordinati dal Sostituto Procuratore Roberta La Speme hanno acceso i riflettori su una ditta che da oltre 10 anni aveva formalmente comunicato al fisco sua chiusura. Malgrado ciò proseguiva nell’attività di noleggio di apparecchiature non solo senza pagare le tasse dovute, ma noleggiando in diversi esercizi della città macchine artatamente modificate, non rispondenti ai requisiti previsti dalla legge e dunque pericolose per gli ignari avventori. Le fiamme gialle hanno quindi effettuato una serie di interventi che hanno portato all’individuazione ed al successivo sequestro di ben 140 videopoker irregolari e quasi 400 schede gioco modificate. Nel corso dell’operazione, sottoposti a sequestro oltre 140 mila euro in contanti. Per la guardia di Finanza di Messina si tratta di un brillante risultato nella lotta all’illegalità che spesso si innesca nel giro delle apparecchiature da intrattenimento. Un fenomeno che purtroppo anche a Messina miete sempre più vittime tra quanto sono soliti a cadere nella trappola del gioco. Un gioco che diventa sporco quando ci sono organizzazioni che truccano le apparecchiature, posto che quelle considerate “legali” possano essere considerate uno svago. Una tentazione alla quale molti non sanno resistere gettando in queste macchinette intere fortune. L’operazione della Guardia di Finanza è impegnata nella lotta all’evasione fiscale, tenuto conto delle significative ricadute prodotte dal gioco illegale sul gettito erariale. E soprattutto sulla prevenzione delle possibili infiltrazioni di organizzazioni criminali nella gestione di queste illecite attività spesso utilizzate per il riciclaggio di denaro sporco.
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