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Quando si vive
"The Last Life”

"The Last Life”, cortometraggio di Maurilio Forestieri e Marzio Golino, è stato proiettato ieri sera nella libreria Feltrinelli di Messina. Protagonista del film l'attore messinese Gianfranco Quero, il cui volto "pirandelliano", come lo ha definito Dario Tomasello nel presentare la proiezione, è la "maschera" perfetta attorno alla quale si dipana il monologo intimo, un "flusso di coscienza" di agghiacciante verità.

Già nel titolo, ha suggerito il docente messinese, si riassume tutta la suspense della pellicola: "last life" infatti, può essere tradotto dall'inglese sia "l'ultima vita" sia "la vita precedente". E, infatti, le immagini dei due giovanissimi filmmaker riescono a fondere in un angoscioso crescendo (grazie anche alle suggestioni sonore delle musiche di Seba Salmeri) fotogrammi della giovinezza e della vecchiaia del protagonista, il quale è come se si risvegliasse da un giorno all'altro in un corpo disfatto e ormai irriconoscibile (come recita la sinossi, sullo schermo si delinea "il gap tra età mentale ed anagrafica di una persona di mezz'età, alle prese con la crudeltà e l'inesorabilità del tempo").

Nel cortometraggio, lavoro d'esordio della giovane casa di produzione Dog’s Movie Production, accanto a Quero recitano Silvana Ficarra, Monique Galtieri, Renata Sieni e i due registi Maurilio Forestieri e Marzio Golino.  (fa.c.)

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