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Arrivano Tasi e tari, pronti a pagare. Ecco come e quando

Mani in tasca e pronti a pagare. In rapida successione arrivano Tasi e Tari, e per i messinesi è tempo di rincorrere i soldi e le scadenze.

Domani scade il termine per il pagamento della prima rata o dell’intero importo della Tasi. La tassa sui servizi indivisibili può essere pagata dai proprietari di immobili con modello F24, negli uffici postali e nelle banche. Il calcolo avviene sulla base della rendita catastale, un po’ come avviene per l’Imu, ma non bisogna aspettare che a casa arrivi il bollettino.

La Tasi va pagata infatti in autoliquidazione, deve essere cura di ciascun contribuente  provvedere. Il calcolo può essere fatto sviluppando l’ operazione rendita catastale x 168 (coefficiente) x 3,30 (aliquota)/1000. Il alternativa possono essere utili, CAF, Commercialisti e consulenti vari.

A Messina con la TASI saranno raccolti circa 8 milioni di euro che saranno reinvestiti in manutenzione strada, attività di protezione civile, cura del verde e altri servizi per tutta la comunità. La seconda rata della Tasi dovrà essere versata il 16 dicembre. Ma il 30 ottobre arriva anche la prima scadenza per la Tari, cioè la tassa sui rifiuti. In questo caso le rate saranno 4. Dopo quella di fine mese sono previste quelle del 15 dicembre, coincidente con la Tasi, e poi la terza il 15 febbraio, e l’ultima il 15 aprile.

In questo caso è compito del Comune far pervenire a ciascuno dei 109 mila contribuenti l’ammontare esatto della tassa. Nonostante siamo arrivati a due settimane dalla prima scadenza, nessuno bollettino è stato recapitato. La distribuzione scatterà lunedì prossimo ma naturalmente non potrà essere coperta tutta la città in pochi giorni. Per questo alcuni quartieri e gli uffici dell’isolato 88 si attiveranno per poter venir incontro a quanti non abbiano ricevuto per tempo i bollettini. E’ inutile però prendere d’assalto gli uffici nei prossimi giorni perché i bollettini comunque sono in distribuzione e un po’ di attesa è opportuna. Per le esenzioni o le riduzioni le regole non sono state ancora scritte. A differenza dell’anno scorso è il consiglio comunale a definirle nel dettaglio su proposta della Giunta che dovrebbe formalizzarla domani. Il consiglio, solo per chi storicamente ha usufruito di queste riduzioni, è quello di aspettare prima di pagare le prime rate. QUesto per evitar di fare anticipazioni che poi dovrebbero portare a rimborsi da incassare chissà quando. Dei 42 milioni di euro della Tares dell’anno scorso, in via bonaria Messina ha raccolto il 70 % cioè una trentina di milioni. 

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