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Niente campi per l'Acr, i terreni non sono del Comune

La rete c’è, non è, però, quella delle porte dei due campi di calcio previsti ma, più banalmente, della recinzione che i privati stanno collocando per delimitare la proprietà. Per chi non ha seguito la storia appare opportuno un piccolo riepilogo. Nei mesi scorsi, l’Acr Messina aveva chiesto al comune la concessione di aree dove poter costruire una cittadella sportiva per dare sviluppo alla propria attività. Due le zone individuate, una nel parcheggio più a nord dello stadio S.Filippo, l’altra a valle, nel quadrilatero compreso tra la strada statale 114, lo svincolo S.Filippo, il bivio per Santa Lucia e la vecchia sottostazione dell’Ese. Il club, incassato il primo ok di massima, aveva anche realizzato i progetti, da sviluppare parallelamente alla concessione pluriennale dello stadio. Il tutto con la benedizione del sindaco Accorinti e dell’assessore alle infrastrutture Sergio De Cola che a luglio, dopo la querelle concerti, avevano garantito il loro appoggio a queste proposte. Ma, come recita un vecchio adagio trapattoniano, non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. E così, da qualche giorno, i proprietari del terreno, dopo aver vinto un ricorso al tribunale contro un vecchio esproprio, hanno cominciato a delimitare con la recinzione l’area di loro pertinenza che confina con i capannoni di un storico gommista. E che siano i legittimi titolari è , peraltro, avvalorato dal repentino spostamento di un box di ortofrutta. Altro dato certo è la destinazione d’uso. E’ zona bianca adibita, quindi, a servizi di pubblica utilità. In questa porzione di terreno, oltre un anno fa , era stato ipotizzato anche  lo spostamento del mercato Zaera, idea poi caduta nel vuoto. Adesso il colpo di scena, improvviso e inaspettato che rischia di esacerbare un rapporto, quello tra Palazzo Zanca e il club della famiglia Lo Monaco, che nell’ultimo biennio ha già vissuto di molti alti e bassi. Questo, per così dire, nuovo incidente di percorso arriva alla vigilia di una settimana importante per la società giallorossa. La commissione provinciale di vigilanza per i pubblici spettacoli dovrà, infatti, esprimersi sull’agibilità per tutta la stagione dello stadio S.Filippo, in particolare sull’illuminazione delle aree adiacenti, parcheggi e rampa autostradale, lavori che, detto per inciso, stanno per concludersi positivamente. A preoccupare il club è, invece, il gruppo di continuità che rischia di non assolvere alla sua funzione  nelle gare in notturna. Le batterie, che lo alimenterebbero in caso di black out, sono esauste e andrebbero cambiate. Altro esborso straordinario a carico del comune che per rimettere a nuovo l’impianto, a dieci anni dalla sua consegna, ha già dovuto fare i salti mortali per reperire i fondi necessari.

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