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L’Autorità Portuale chiede i dati sui Tir al Comune

Il periodo preso in esame va dal 25 agosto, giorno in cui dopo anni il porto di Tremestieri torna pienamente fruibile con entrambi gli scivoli, al 4 ottobre. Un primo report sul numero dei mezzi pesanti il comandante della polizia municipale lo ha presentato al sindaco ad inizio settimana  sulla base dei verbali elevati dalla pattuglia che opera h24 alla rada S. Francesco. Ad eccezione delle deroghe, (poche in questi 40 giorni), concesse nei casi in cui i tempi di attesa nella chiocciola di Tremestieri hanno superato il limite, sono stati contati circa 800 tir tra entrata e uscita dagli imbarchi di viale della libertà. Oltre 1100 se si considerano anche quelli che hanno usufruito del porto storico, almeno fino al 28 settembre, ultimo giorno in cui Bluferries ha tenuto in sevizio una bidirezionale salvo poi dirottarla nell’approdo a sud. Il regolamento della concessione non prevede, se non in casi di emergenza scaturiti dalla chiusura totale o parziale di questo bacino, imbarco e sbarco di mezzi pesanti dagli approdi della rada S. Francesco dove operano le navi di Caronte&Tourist. Ed ecco che palazzo Zanca si è rivolta all’ente concessionario per richiedere il rispetto delle regole. Proprio questa mattina, l’Autorità portuale ha richiesto al comando della polizia municipale, un dettaglio dei passaggi dei mezzi pesanti, suddiviso per giorni e fasce orarie. Di questa richiesta il comandante Ferlisi ha subito messo a conoscenza l’assessore competente Gaetano Cacciola. Adesso palazzo Zanca oltre a fornire i dati all’authority   deciderà nel fine settimana come agire. Caronte&Tourist, attraverso il suo direttore generale Famiani, ha evidenziato che se i mezzi pesanti arrivano direttamente alla rada S. Francesco e non si dirigono a Tremestieri non può farci nulla. Mentre sulla sponda opposta, quando si creano le code,  si imbarcano sulla prima nave disponibile a prescindere dalla destinazione. C’è poi il fatto che gli autotrasportatori mettono in conto che passare da Messina costa 84 euro di verbale, ridotti a 58.80 se pagato entro 5 giorni. Forse il vero problema sta proprio qui se ancora sono tanti i tir che decidono di infrangere le regole.

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