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All'Help Center
4mila prestazioni
in un anno e mezzo

Piccole, grandi testimonianze. Un numero per tutti: lo Studio medico istituito all’Help Center della Stazione il 12 maggio 2013 in un anno e mezzo di “vita” ha eseguito 4000 prestazioni, naturalmente gratuite, e divise per differenti specializzazioni.

Ma poiché ogni giorno, si scoprono nuove esigenze, ecco l’altra notizia. Da inizio ottobre quattro medici odontoiatri - Gaetano Arduino Barbera, Giuseppe Trischitta, Chiara Barbera e Balazs Balatowji - sono anche loro a disposizione del servizio. Nel loro studio vengono raggiunti dalle richieste degli operatori e degli altri “Medici di carità” e rispondono fornendo la propria opera.

“Entrambi i dati, ovvero il gran numero di prestazioni eseguite e l’adesione di nuovi medici allo Studio dell’Help Center, sono tali da far riflettere”, commenta padre Gaetano Tripodo, direttore della Caritas diocesana Messina Lipari S. Lucia del Mela che, assieme alla onlus Terra di Gesù e all’associazione Santa Maria della Strada, ha dato vita al servizio. “Come Chiesa locale ci interroghiamo su come far fronte alla vera e propria emergenza povertà a Messina, e numerose sono le iniziative, i servizi, le opere che abbiamo realizzato e continuiamo a realizzare. Ancora una volta, con gioia, constatiamo che l’unione di tante persone di buona volontà, e delle strutture in cui operano, consente di raggiungere risultati importanti. Tuttavia, resta indispensabile che ciascuno dei soggetti socialmente responsabili, comprese le pubbliche amministrazioni, faccia la propria parte, senza indugi”.

 “Con la Caritas e con Santa Maria della Strada al nostro fianco - commenta il dott. Francesco Certo, responsabile medico dello Studio e presidente dell’onlus Terra di Gesù - sentiamo di stare svolgendo un servizio importante. Oggi posso solo dire grazie. Grazie a tutti coloro che ci hanno dato la loro disponibilità, come i quattro medici odontoiatri, come tutti i ‘Medici di carità’, tantissimi, sempre più numerosi, per aver accolto nel loro cuore e nel loro concreto agire quotidiano l’appello che abbiamo lanciato per aiutare i nostri ‘pazienti amici’, donne e uomini, italiani e stranieri, giovani e anziani, con o senza dimora”.   

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