È stata sequestrata la salma di Matteo Bottari, il camionista 59enne originario di Giampilieri, morto alla Rianimazione del Policlinico dopo alcuni giorni di agonia, per le gravi ferite riportate nell’incidente avvenuto sulla tangenziale venerdì scorso, tra gli svincoli di Tremestieri e San Filippo. Questo perché la Procura ha aperto un’inchiesta dopo la presentazione di un esposto da parte di alcuni familiari del camionista, che hanno focalizzato l’attenzione sui pochi giorni di degenza al Policlinico. Secondo i familiari infatti dopo una prima fase in cui le sue condizioni sembravano non eccessivamente preoccupanti, la situazione è precipitata di minuto in minuto fino al ricovero e al decesso in Rianimazione. Dopo la presentazione dell’esposto il quadro dell’inchiesta si allarga inevitabilmente, perché oltre all’aspetto legato esclusivamente all’incidente stradale si indaga adesso anche su quello che è successo dopo il tremendo impatto sul piano esclusivamente medico, per capire se Matteo Bottari poteva essere salvato. Venerdì scorso mentre guidava il suo Tir in autostrada il mezzo pesante aveva sbandato ed era finito sull’aiuola spartitraffico tra le due carreggiate. Bottari era stato proiettato dall’urto fuori dal parabrezza e sull’asfalto della tangenziale. La sua scomparsa ha suscitato grande tristezza e commozione a Giampilieri dove Matteo era molto conosciuto e benvoluto. Dopo la tragica alluvione dell’1 ottobre 2009 l’autotrasportatore era stato tra i più attivi e generosi nel dare aiuto alle operazioni di soccorso e di ripulitura.