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Ospedale Piemonte, fischi e insulti ad Accorinti

Le questioni della sanità accendono il dibattito politico-amministrativo e sfociano in un clima di pesante tensione. Come quello respirato ieri davanti al Piemonte, in occasione dell’imponente manifestazione organizzata da Cisl e Uil «a difesa dello storico ospedale». Il sindaco, invitato assieme ad altri esponenti politici, è stato duramente contestato dai rappresentanti sindacali ed è stato fatto oggetto di contumelie da parte di molti cittadini presenti ed è dovuto andar via, tra fischi e insulti, scortato dalla Digos. «Mi hanno impedito di parlare –è la reazione di Renato Accorinti –, è stato un agguato premeditato. Come se il Piano della sanità regionale fosse opera mia. Ma cosa ho fatto di male? Mi sono schierato contro ogni ipotesi di chiusura del Piemonte». Il pomo della discordia riguarda il Polo materno- infantile che il Comitato pro-Piemonte, con Cisl e Uil, ritiene debba essere ubicato nell’ospedale del centro. Ma la decisione sembra presa, come conferma il direttore generale dell’Azienda Papardo-Piemonte Michele Vullo: Punto nascita al Papardo, l’emergenza-urgenza al Piemonte.

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