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In tanti per dire no
alla chiusura del Piemonte
Accorinti contestato

 

Centinaia di messinesi hanno aderito oggi pomeriggio all’iniziativa organizzata da Cisl e Uil e alla quale hanno aderito poi altre sigle, gruppi e associazioni, per dire no alla paventata chiusura dell’Ospedale Piemonte. Presenti anche assessori, deputati nazionali e regionali, il sindaco, reo di essersi arreso ai voleri dell’assessorato regionale. Un disinteresse pericoloso che potrebbe portare la struttura alla dismissione così come avvenuto per l’ospedale Regina Margherita.
Hanno partecipato in tanti. Hanno inscenato un blocco stradale sul viale Europa, hanno fischiato il sindaco Accorinti che è riuscito a parlare solo dopo mezzora dal suo arrivo. Questi gli avvenimenti più importanti di una serata infuocata che ha visto scendere in campo cittadini, sindacati e politici. Il numero delle persone presenti stasera ha decretato senz’altro il successo di questa iniziativa intitolata “Salviamoilpiemonte” che la Cisl e la Uil, con le federazioni della Funzione pubblica, dei medici e dei pensionati, hanno promosso a tutela dell’ospedale. 104 anni di storia, sempre al servizio dei messinesi. Non solo un ospedale, ma un simbolo di rinascita. Tocca vedere adesso quale sarà la posizione di coloro che contanto. A questo proposito si inserisce la notizia delle ultime ore. Mercoledì 8 ottobre si riunirà la commissione sul Piemonte, convocata dal direttore generale dell’azienda Michele Vullo, per analizzare, come richiesto dalla Borsellino, le mosse future ed valutare il tutto alla luce del nuovo piano di riordino della rete ospedaliera. Il sindaco, al quale non è stato consentito di indossare la maglietta Salviamo l’ospedale Piemonte, ha promesso una conferenza dei servizi.  Le interviste a Tonino Genovese  segr.gen. Cisl; Carmelo Catania seg.gen.Uil; Marcello Minasi pres. Salviamo l’Ospedale Piemonte; Renato Accorinti sindaco messina
Centinaia di messinesi hanno aderito oggi pomeriggio all’iniziativa organizzata da Cisl e Uil e alla quale hanno aderito poi altre sigle, gruppi e associazioni, per dire no alla paventata chiusura dell’Ospedale Piemonte. Presenti anche assessori, deputati nazionali e regionali, il sindaco, reo di essersi arreso ai voleri dell’assessorato regionale. Un disinteresse pericoloso che potrebbe portare la struttura alla dismissione così come avvenuto per l’ospedale Regina Margherita.Hanno partecipato in tanti. Hanno inscenato un blocco stradale sul viale Europa, hanno fischiato il sindaco Accorinti che è riuscito a parlare solo dopo mezzora dal suo arrivo. Questi gli avvenimenti più importanti di una serata infuocata che ha visto scendere in campo cittadini, sindacati e politici. Il numero delle persone presenti stasera ha decretato senz’altro il successo di questa iniziativa intitolata “Salviamoilpiemonte” che la Cisl e la Uil, con le federazioni della Funzione pubblica, dei medici e dei pensionati, hanno promosso a tutela dell’ospedale. 104 anni di storia, sempre al servizio dei messinesi. Non solo un ospedale, ma un simbolo di rinascita. Tocca vedere adesso quale sarà la posizione di coloro che contanto. A questo proposito si inserisce la notizia delle ultime ore. Mercoledì 8 ottobre si riunirà la commissione sul Piemonte, convocata dal direttore generale dell’azienda Michele Vullo, per analizzare, come richiesto dalla Borsellino, le mosse future ed valutare il tutto alla luce del nuovo piano di riordino della rete ospedaliera. Il sindaco, al quale non è stato consentito di indossare la maglietta Salviamo l’ospedale Piemonte, ha promesso una conferenza dei servizi.  

 

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