Altro passo indietro nella lunga vicenda dell’attraversamento dello Stretto per i passeggeri delle due sponde. Detto, fatto: da oggi viene a mancare l’unica zattera di Bluferries che con 18 corse di andata e altrettante di ritorno da lunedì al venerdì, e 15 il sabato e nei festivi aveva movimentato 2 milioni di passeggeri del 2013. Eppure, Bluferries si disimpegna da questa tratta a seguito dell’ordinanza del sindaco di Messina di vietare il passaggio dei tir dalle strade del centro. Bluferries ritiene anti economico il solo traffico di gommato leggero e passeggeri e quindi dirotta anche la terza unità utilizzata nello Stretto per coprire la tratta Tremestieri-Villa trasportando esclusivamente i mezzi pesanti. Da una parte si libera ulteriormente la città dal passaggio dei tir da e per il porto storico. Dall’altra, si complica ulteriormente la vita ai pendolari dello Stretto che con le bidirezionali di Bluferries avevano una possibilità in più per raggiungere la sponda opposta. Soprattutto il sabato e nei festivi, dopo il disimpegno, in queste giornate, delle compagnie che assicurano il collegamento veloce. Anche queste, per antieconomicità. Dal prossimo fine settimana per muoversi nello Stretto non resta che utilizzare le navi private i cui approdi, su entrambe le sponde, sono distanti dalle rispettive stazioni ferroviarie. Eppure, sono in dirittura d’arrivo i lavori di messa in sicurezza delle rampe d’accesso alle navi traghetto di Rfi, chiuse dopo l’incidente che nell’aprile del 2014 costò la vita ad una giovane donna precipitata con la sua auto mentre ne percorreva una per imbarcarsi. Le ferrovie quindi presto potrebbero essere in grado di ospitare a bordo delle navi Villa, Scilla e Messina anche auto e passeggeri. Così almeno si deduce. E’, però, ancora in vigore, il provvedimento dell’antitrust del novembre del 2011 che lo vieta dal momento che con fondi statali queste delle imbarcazioni sono adibite esclusivamente per assicurare la continuità territoriale ai convogli ferroviari e solo ai passeggeri che si trovano a bordo. Per questo, sempre nel novembre 2011 si diede vita alla Bluferries istituendo un servizio di collegamento disimpegnato dai treni. Che da oggi, dopo meno di tre anni, viene a mancare. Come la chiarezza su uno dei temi più caldi, mai risolti. E la storia continua.
Intanto, confermato per domani dall’Orsa lo sciopero dei marittimi di Bluferries e di quelli dell’indotto. Incroceranno le braccia dalle 9 alle 17. Al centro le ripercussioni sui livelli occupazionali e sulla qualità del lavoro a seguito dello spostamento di tutte le bidirezionali nell’approdo a sud. A questi problemi, ovviamente, si aggiungono da oggi quelli subiti dai passeggeri che, come abbiamo visto, hanno sempre più difficoltà per muoversi da una parte all’altra dello Stretto.