Sul fronte delle scuole si arroventa intanto il caso più delicato, quello dell’istituto nautico Caio Duilio. Una follia, il fatto che la scuola superiore più in ascesa a Messina (da 500 a 1077 alunni in un decennio) secondo la vocazione della città sia quella i cui studenti sono, forse, i più penalizzati, e le loro famiglie sempre obbligate a interrogativi sulla sede, le sezioni staccate, gli affitti ulteriori, perfino sulle sedie che mancano. L’ennesimo schiaffo alla vocazione più vera di Messina. I fatti sono arcinoti. Per porre fine agli storici disagi – anche quest’anno tre aule in meno delle classi, impiego di laboratori come aule, parametri di legge su spazi in metri quadri e servizi igienici non rispettati – il commissario della ex Provincia, Filippo Romano, con il dirigente Carditello, ha provato a dare una svolta. A luglio, con poteri sostitutivi di Giunta e Consiglio, ha firmato la delibera di trasferimento dell’intero Nautico nell’immobile attualmente sede del “Majorana-Marconi” sul viale Giostra alto: va da sé che queste due scuole, lasciando il loro edificio al nautico – se così sarà – verranno trasferite in via La Farina. Tale delibera, che diverrà operativa dal 2015-2016, ha però scatenato la reazione negativa, sconcertata, non solo della dirigente e dei professori, ma dell’intera popolazione scolastica. A ribellarsi le famiglie dei 1077 ragazzi, in primo luogo quelle dei 507 alunni pendolari che ogni giorno raggiungono la sede centrale, confluendo dalla provincia o dalla Calabria in bus, auto, nave, aliscafo o treno, alle Stazioni ferroviaria e marittima e ai vari terminal. Ma anche di chi raggiunge il centro dagli opposti fronti cittadini da Ortoliuzzo- Ganzirri a Giampilieri-Tremestieri. Era inevitabile che prospettare a questo “Comune” di 1077 studenti un ulteriore spostamento mattutino a “Giostra alta” (da colmare con bus pubblico o privato) scatenasse la rivoluzione. Certo, una soluzione, per il Nautico che “scoppia”, prima o poi andrà attuata. Questa, intanto, pare, finirà in Tribunale. Un paio di giorni fa un’affollata assemblea dei genitori nella palestra del Caio Duilio ha sancito la volontà delle famiglie di incaricare del ricorso al Tar uno studio legale di Catania. La dirigente Schirò ha chiesto assistenza all’Avvocatura dello Stato. Se non sarà possibile si affiancherà alle famiglie nel loro ricorso al Tar: già raccolte quasi 300 firme, e c’è chi giura che potrebbero raddoppiare. Con una colletta da 10 euro a famiglia.
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