Plastica e carta sono raddoppiate, l’alluminio è cresciuto addirittura di venti volte. A dimostrazione del fatto che gli incentivi servono. Messina ha cambiato passo sul fronte della raccolta differenziata. La strada è ancora lunghissima, ma i primi segnali sono estremamente confortanti. E la sensazione è che sia solo l’inizio.I numeri ufficiali a disposizione del comune sono quelli del primo trimestre 2014. E sono numeri ben diversi da quelli del trimestre precedente, quello che ha chiuso il 2013. Le isole ecologiche hanno raccolto il doppio di plastica e carta, ma il dato più significativo è l’immensa crescita degli altri materiali. A cominciare dall’alluminio e dunque dalle lattine che nei cassonetti finiscono insieme alla plastica e che fino alla fine del 2013 si disperdevano spesso. Ora, invece, la gente si è abituata a portarle alle isole ecologiche. E i risultati si vedono. I dati ufficiali degli altri trimestri 2014 non ci sono ancora, ma la crescita è stata significativa. Basta andare alle isole ecologiche per rendersene conto. Importanti sono state anche le adesioni al progetto differenziata di 16 lidi cittadini. Il più virtuoso verrà premiato a fine mese. La quota di rifiuti differenziati è ancora molto bassa, ma la crescita del dato è evidente. E in prospettiva può diventare davvero importante. Fondamentali saranno in quest’ottica i progetti di attivazione della raccolta porta a porta e di quella dell’umido che rappresenta oggi ben il 40percento dei rifiuti indifferenziati. Ci vorrà del tempo, ma è quello il punto chiave. Nell’analisi dei dati incide tantissimo la scontistica applicata alle tasse sui rifiuti. Così si spiegano gli incrementi della quantità di rifiuti differenziati arrivata nelle isole tra dicembre e oggi. Chi nell’ultimo mese dello scorso anno ha portato all’isola almeno 7 chili di materiale differenziato a persona, usufruirà di uno sconto del 25 percento sulla parte variabile della tari di quest’anno, che si comincerà a pagare il prossimo 30 ottobre. In tutto sono circa 6500 messinesi, ai quali si aggiungono altre 3mila500 persone che hanno diritto a sconti e detrazioni per motivi di reddito o per aver utilizzato i composte per l’umido, per un totale di oltre 10mila famiglie. Quest’anno la quota di sconto può arrivare fino al 35percento, a patto che si conferiscano almeno 5 chili al mese a persona. Sarà naturalmente applicata sulla tari del prossimo anno. La speranza - e l’obiettivo - è che cresca ancora il numero delle persone che avranno diritto allo sconto. Significherebbe fare un altro passo avanti nella raccolta differenziata. Significherebbe fare un altro passo avanti sul piano della civiltà.