Invece di trovare soluzione condivise per il bene della collettività, ci si becca, come i capponi di Renzo nei “Promessi sposi”, mentre vengono portati all’Azzeccagarbugli in cambio di un parere legale su come convolare a giuste nozze con Lucia. Secondo il segretario della Fnp Cisl di Messina, Bruno Zecchetto, sulla questione di Casa Serena ci si continua “a beccare” come i galli. Si litiga, «invece di cercare, con disperata fermezza, le ragioni che possano condurre ad unità, nell’esclusivo interesse degli anziani». Nello scontro verbale e posizionale tra i sindacati Cisl e Cgil del Pubblico impiego, «quel che più sorprende è che la polemica stia investendo anche la sfera personale dei contendenti. Di più: il segretario della Funzione pubblica Cgil, non si capisce a quale titolo e per quale motivo, ha pensato bene di fare alcune osservazioni gratuite nei confronti della Federazione dei pensionati della Cisl di Messina», rimarcando, come ricorda Zecchetto, che «”è impossibile non rimanere inorriditi di fronte al trattamento riservato agli anziani, cui vengono serviti bastoncini di pesce, tonno in scatola e carne chiusa, in piatti di plastica. Un vero squallore”. Proprio per marcare la distanza dal gratuito e inaccettabile livore di tali esternazioni – aggiunge il sindacalista – la Fnp Cisl di Messina afferma con serenità che il nostro quotidiano e silenzioso lavoro è l’unica vera riprova della presenza reale sul territorio e tra la gente. Nel ribadire che noi non ci saremmo mai permessi di coinvolgere nella diatriba, per esempio, i nostri amici e colleghi di Cgil e Uil pensionati, chiediamo solo rispetto per le opinioni di tutti, senza aggressioni verbali e dannosi sconfinamenti». È uno sfogo amaro quello che traspare dalla lettera aperta vergata da Zecchetto, il quale si interroga se «tutto questo “teatrino” sui mass media, porti vantaggi a qualcuno. Un’immagine calzante di questo comportamento ingiustificato, è sempre quella dei poveri capponi del manzoniano Renzo Tramaglino: compagni di sventura che, invece di preoccuparsi della loro cattiva sorte, non trovano di meglio che beccarsi a vicenda. Sarebbe invece il caso di aprire un grande confronto, aperto anche alle associazioni di volontariato e al terzo settore, per trovare, assieme, la forza che solo una grande convergenza di idee libere e orientate al bene comune, può dare», conclude il segretario provinciale della Fnp Cisl.
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