L’assessore ai lavori pubblici De Cola tiene a precisare che il Ministero ha demandato esclusivamente ai dirigenti scolastici la gestione dei Fondi europei Pon Fesr per la ristrutturazione degli edifici scolastici. Con loro è stata necessaria un’attività di supporto non indifferente che ha compreso anche la redazione di alcuni progetti da parte degli uffici tecnici comunali. Uffici che nella nuova organizzazione della macchina amministrativa sono stati totalmente smembrati in seguito al nuovo Organigramma. Il vecchio dipartimento “Edilizia scolastica” è stato sostituito dal dipartimento “Manutenzioni Immobili Comunali” che ha portato all’avvicendamento di dirigenti e tecnici. La carenza di personale ha di fatto rallentato notevolmente l’attività di progettazione. Intanto dei due milioni di euro annunciati dal sindaco per le scuole qualche mese fa, destinati a Messina nel piano varato dal governo Renzi, negli uffici preposti non si ha traccia né notizia. Le somme attualmente destinate allo scopo provengono da fondi di bilancio. Secondo quanto riferito dall’assessorato, le attività in corso da parte del Comune ammontano a circa due milioni e 400 mila euro mentre i progetti finanziati o da finanziare ammontano a sei milioni 300 mila euro. Buona parte dei finanziamenti, 320 mila euro, viene assorbita dagli interventi di adeguamento degli impianti elettrici, termici, antincendio e di manutenzione edile che si vedono poco ma sono determinanti per la sicurezza degli alunni e per l’adeguamento alle leggi vigenti. Venti al momento le scuole oggetto di attenzione da parte del Comune. Tra queste la “Principe di Piemonte” dove con 200 mila euro si sta ristrutturando il tetto. Con i fondi Cipe l’Amministrazione Comunale sta intervenendo sulla scuola di Sperone e sulla media Manzoni. Nel lungo elenco fornito dall’amministrazione le somme più alte sono destinate a progetti in attesa di finanziamento. Lavori di ristrutturazione e adeguamento alla scuola Albino Luciani 870 mila euro progetto definitivo approvato e in attesa di finanziamento, così come 760 mila euro per la scuola Leonardo da Vinci, e due milioni per il progetto per la Gallo Mazzini. Una situazione che rimane critica per i finanziamenti la cui unica strada rimane quella dei fondi Pon Fesr provenienti dal MIUR con i quali si potranno riqualificare 11 scuole che hanno presentato personalmente i progetti.