È arrivato il tempo dell’udienza preliminare per il secondo processo in ordine di tempo legato all’omicidio di Stefano Marchese, che fu giustiziato a soli 27 anni sul viale Annunziata il 18 febbraio del 2005, prima con quattro colpi di pistola al corpo, sparati alle spalle mentre cercava di mettersi in salvo, e poi con altri su una tempia e al centro della fronte. E sono in quattro gli imputati coinvolti. Sia coloro che sono ritenuti i mandanti sia l’esecutore materiale indicato dal boss pentito Gaetano Barbera, reo confesso dell’esecuzione, già condannato in un altro processo (gli sono stati inflitti 29 anni in appello dopo l’ergastolo del primo grado): il boss 51enne Marcello D’Arrigo, il 74enne Giovannino Vinci (è ai domiciliari per motivi di salute) e il figlio 55enne Rosario; e poi il 37enne Salvatore Irrera detto “Carruba” il quale secondo la ricostruzione di Barbera guidava la moto adoperata per l’esecuzione. Dopo la richiesta di rito immediato avanzata nei mesi scorsi dai sostituti procuratori della Dda peloritana Maria Pellegrino e Liliana Todaro, adesso c’è una data precisa per l’udienza preliminare, che si terrà il prossimo 18 novembre davanti al gup Antonino Genovese.