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L'Ato 3 chiude
il 30 settembre
problema personale

La data ultima è il 30 settembre. Se entro quel giorno, che segna la cessazione dell’esistenza dell’ato me 3, l’operazione della mobilità dei dipendenti, prevista dalla legge,  non sarà stata effettuata, altre 53 famiglie – secondo i sindacati- potrebbero finire sul   lastrico,  dato l’attuale immobilismo delle nuove Srr.  La soluzione, anche economicamente vantaggiosa per il comune, sarebbe quella di fare transitare all’AMAM SPA   operai,  sorveglianti e  amministrativi- risorsa preziosa come li definisce il consigliere comunale del Pd Benedetto Vaccarino, in un’interrogazione urgente, inviata al sindaco, in cui affronta le problematiche della società d’ambito del capoluogo. Il trasferimento delle unità di personale dall’ATO3 all’AMAM, che fra l’altro ha necessità di rimpinguare la pianta organica, si tradurrebbe nell'immediata risparmio della relativa voce  della Tari in capo ai cittadini per circa 2milioni e 300mila euro. Infatti il costo  del personale  rientra in quello  complessivo del settore rifiuti. Si calcola che, se il passaggio fosse già avvenuto ad inizio  2014,  i contribuenti messinesi avrebbero risparmiato sulla TARI  circa 25 euro ciascuno. Le organizzazioni sindacali  hanno chiesto di essere convocate dal vicesindaco Guido Signorino che ha dato loro appuntamento a domani. Nei giorni scorsi, inoltre, l’intero ufficio di  Presidenza del Consiglio comunale aveva chiesto all’amministrazione di intervenire affinché Messinambiente   ritirasse il pignoramento dei mesi scorsi che ha aggravato ulteriormente  la situazione dell’ato 3: niente stipendi da luglio,  difficoltà a pagare le bollette e persino ad acquistare il gasolio per i propri mezzi: a risentirne sono i servizi sul territorio e quest’ultimo aspetto è sotto gli occhi di tutti.   
La data ultima è il 30 settembre. Se entro quel giorno, che segna la cessazione dell’esistenza dell’ato me 3, l’operazione della mobilità dei dipendenti, prevista dalla legge,  non sarà stata effettuata, altre 53 famiglie – secondo i sindacati- potrebbero finire sul   lastrico,  dato l’attuale immobilismo delle nuove Srr.  La soluzione, anche economicamente vantaggiosa per il comune, sarebbe quella di fare transitare all’AMAM SPA   operai,  sorveglianti e  amministrativi- risorsa preziosa come li definisce il consigliere comunale del Pd Benedetto Vaccarino, in un’interrogazione urgente, inviata al sindaco, in cui affronta le problematiche della società d’ambito del capoluogo. Il trasferimento delle unità di personale dall’ATO3 all’AMAM, che fra l’altro ha necessità di rimpinguare la pianta organica, si tradurrebbe nell'immediata risparmio della relativa voce  della Tari in capo ai cittadini per circa 2milioni e 300mila euro. Infatti il costo  del personale  rientra in quello  complessivo del settore rifiuti. Si calcola che, se il passaggio fosse già avvenuto ad inizio  2014,  i contribuenti messinesi avrebbero risparmiato sulla TARI  circa 25 euro ciascuno. Le organizzazioni sindacali  hanno chiesto di essere convocate dal vicesindaco Guido Signorino che ha dato loro appuntamento a domani. Nei giorni scorsi, inoltre, l’intero ufficio di  Presidenza del Consiglio comunale aveva chiesto all’amministrazione di intervenire affinché Messinambiente   ritirasse il pignoramento dei mesi scorsi che ha aggravato ulteriormente  la situazione dell’ato 3: niente stipendi da luglio,  difficoltà a pagare le bollette e persino ad acquistare il gasolio per i propri mezzi: a risentirne sono i servizi sul territorio e quest’ultimo aspetto è sotto gli occhi di tutti.   

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