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Non cambia nulla, resta l’attuale Authority

La riforma della portualità italiana non vede la luce. Almeno in questa fase. Il “piano Lupi”, che prevedeva l’accorpamento delle Autorità portuali e la nascita di nuove 15 Authority, è stato stralciato dal decreto “Sblocca Italia”. Adesso il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, entro i prossimi 90 giorni, dovrà rimodulare il Piano, dopo un approfondito esame e un confronto con le attuali Autorità portuali. L’idea è quella di procedere con la riorganizzazione dei Distretti portuali-logistici, senza parlare più di accorpamenti, termine che aveva scatenato reazioni negative da gran parte dei territori interessati. Per Messina si aprono, dunque, nuove prospettive pur se in uno scenario che non può prescindere dall’alleanza strategica e dalla complementarietà di servizi e funzioni con i porti dell’Area dello Stretto (Villa San Giovanni e Reggio Calabria) e con Gioia Tauro. La proposta è quella di far nascere un Distretto interregionale del Basso Tirreno con una doppia “governance”, che dovrà avere sede sia a Messina sia in Calabria.

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