Con quello di questa mattina gli sbarchi nel porto di Messina arriveranno a quota otto. Trecento circa i migranti che hanno toccato terra in riva allo Stretto dopo essere stati recuperati e tratti in salvo nel canale di Sicilia dai mezzi impegnati nell’operazione Mare Nostrum. Già stabilito dove e come saranno sistemati: più della metà verranno collocati tra la Gasparro e il Pala Nebiolo, svuotato poco meno di 48 ore fa, la restante parte verrà invece trasferita in altri comuni. Il copione d’accoglienza non cambia: dopo i controlli a bordo della nave militare effettuati da parte dei medici dell’Usmaf (Uffici sanità marittima, aerea e di frontiera), allestimento lungo la banchina delle tende dove garantire la primissima assistenza, sanitaria e non, fornita da Croce Rossa, Protezione civile regionale e comunale, e successivo trasferimento nelle suddette strutture per identificazione e foto segnalamento. Non è esclusa la presenza di minori che andranno eventualmente ad aggiungersi ai 27 (questo il dato definitivo in possesso dell’ufficio immigrazione della Questura), arrivati giorno 27, e ai 32 presenti invece al Pala Nebiolo.
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