Con la riapertura del secondo scivolo dovremmo vedere meno Tir in città. E’ la promessa/scommessa del sindaco Renato Accorinti che oggi nella conferenza stampa ha sottolineato l’importanza della conclusione dei lavori di dragaggio dei fondali. Da domani a mezzanotte, il porto di Tremestieri diventerà nuovamente il punto di partenza e di arrivo di tutti i Tir che arriveranno in città. Faranno eccezione quelli imbarcati sulle Cartour che non possono attraccare a sud perché manca la necessaria profondità dei fondali. Questi camion saranno stoccati al molo Norimberga, nell’area delle ferrovie dello stato e, come accade da qualche settimana, avranno il via libera per percorrere le vie cittadine soltanto un paio per volta. Il primo cittadino, infatti, vuole rispettare alla lettere la disposizione del tribunale amministrativo regionale che ha sospeso l’efficacia della cosiddetta ordinanza anti Tir e imposto, allo stesso tempo al comune, un controllo più serrato.
Il Porto di Tremestieri rimane, comunque, un cantiere aperto nel senso che giovedì è prevista l’ultima gettata di cemento sul nuovo braccio protettivo, il cui compito è quello di arginare il fenomeno dell’insabbiamento che da tre anni, in pratica, aveva ridotto, ad una sola invasatura, l’operatività dello scalo. Chiarito anche un altro aspetto fondamentale , quello legato alle deroghe. Sarà la polizia municipale a decidere, ad esempio, in caso di avverse condizioni meteo, se i Tir debbano o meno imbarcarsi alla rada S.Francesco. Annunciato che il dragaggio dei fondali sarà eseguito con regolarità per evitare che un eventuale insabbiamento paralizzi l’attività dello scalo. In vista della riapertura del secondo scivolo cambia anche il numero di navi che saranno impiegate a Tremestieri. La Caronte ne utilizzerà tre tendendo presente che anche nel prossimo fine settimana, quello più caldo sul fronte controesodo, tutte le navi saranno utilizzate alla rada S.Francesco.