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Incendio Tremonti
spenti ultimi
focolai

Indagini sono in corso per accertare la natura del pauroso incendio che fino all’alba di oggi ha tenuto impegnati i pompieri e in ansia la popolazione di una vasta area collinare della zona nord della città. Le fiamme sono divampate altissime ieri sera e per tutta la notte squadre di volontari, guardie forestali e vigili del fuoco hanno lavorato alacremente per  domarle. Presto l’intera zona è stata avvolta anche da un fumo intenso e un odore acre insopportabile per gli abitanti delle palazzine più vicine. Precauzionalmente alcuni hanno lasciato le case ma non si è trattato di una vera e propria evacuazione. Ingenti tuttavia i danni al patrimonio   ambientale: almeno 30 ettari tra terreni incolti e macchia mediterranea sono andati distrutti. Fortunatamente solo lambito dalle fiamme il forte S. Jachiddu dove subito sono accorsi i volontari della cooperativa che da anni lo ha valorizzato e dove si svolgono numerose manifestazioni. L’intervento con ogni mezzo e le autopompe è servito affinché i roghi non intaccassero le mura perimetrali del forte. Tuttavia sono andati distrutti una casetta in legno e un ponte in legno facenti parte del parco ecologico S. Jachiddu. Salvati invece gli oltre 115 ettari che compongono la foresta demaniale dell’annunziata grazie al lavoro della Forestale che è intervenuta complessivamente con 35 uomini, 4 autobotti e mezzi antincendio tra cui alcuni Blitz capaci di una portata di 1000 litri. e la stessa forestale sta conducendo le indagini per stabilire con esattezza l’origine delle fiamme che grazie al vento di maestrale che ieri sera soffiava si sono presto propagate. Non dovrebbero però esserci dubbi sull’azione dolosa. 

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