Un po’ partita a scacchi. Con mosse a sorpresa e contromosse ben studiate. Un po’ teatro dell’assurdo. Con attori che recitano ognuno la propria parte e spettatori che assistono vivendo, di fatto, gli effetti di ciò che li circonda. Un po’ battaglia politica. Con botte e risposte a suon di regolamenti, emendamenti, delibere ed eccezioni.
Un po’, anzi molto, muro contro muro. Tra parti che hanno idee diverse e non riescono proprio a trovare un punto d’incontro. L’isola pedonale è tornata al centro del dibattito politico. Prepotentemente, come era già accaduto nelle ultime settimane. E con novità dettate da scelte di una delle parti in causa. Senza dialogo.
Prima i fatti: la giunta Accorinti ha preso atto della famosa delibera del consiglio comunale che riduceva il perimetro dell’isola alla sola Piazza Cairoli, convalidando il provvedimento e rendendo permanente quel tratto di isola. Fin qui niente di sorprendente. Quasi una mano tesa al consiglio. Poi però, nello stesso documento, ha deciso di istituire in modo temporaneo fino al 30 settembre un altro tratto di isola pedonale. La Via dei Mille. Spiegando il provvedimento con le ripetute richieste di commercianti e cittadini della strada. In sostanza, ha aggirato il problema del no del consiglio, utilizzando gli strumenti a sua disposizione. Agendo in risposta all’azione del consiglio che aveva utilizzato i suoi, di strumenti, per bocciare il provvedimento in prima battuta. A stratagemma si risponde con stratagemma. Auspicando un confronto e un dialogo che porti a un punto d’incontro. E che – a sensazione – difficilmente arriverà continuando su questa strada.
La sostanza è che l’isola resta e resta più o meno così com’è. Almeno fino al prossimo atto. O comunque al prossimo stratagemma.
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