Messina

Lunedì 29 Aprile 2024

Nuova via Don Blasco “silurata” dalla Regione

via don blasco

Le opere sarebbero dovute iniziare  già nel 2014,  se le Istituzioni avessero mantenuto lo storico impegno assunto, divenuto l’ennesima promessa falsa, di mandare in gara, il 24 luglio 2014, il maxi appalto da 27 milioni, finanziato dallo Stato dall’Autorità portuale per il 70 per cento, e, per il 30 per cento, dalla Regione. Una mobilitazione dovuta su un progetto che era e sempre più sarà di importanza vitale per Messina. La nuova via Don Blasco, nelle aree ferroviarie S. Cecilia- Maregrosso, fu progettata dal Comune fin dal lontano 1996. Lo impose la necessità fattasi poi urgenza di collegare gli svincoli Centro e Gazzi, e i relativi viali sottostanti, a quel Molo Norimberga che dal 2001 è asservito “Messina-Salerno”. Una nuova strada in aree semideserte, anzitutto per liberare totalmente la stretta e delicatissima via La Farina (con le sue scuole) e in parte anche il caotico viale Europa: da quelle “mandrie” di tir che affondano la qualità della vita, e aumentano i pericoli: nel 2012 l’incidente mortale del macellaio Lembo. Purtroppo è bastata un’interpretazione rigorosa di un piccola norma d’attuazione sulle opere pubbliche, relativa al decreto 207 del 2010, perché la Regione imponesse al Comune di adeguare il progetto Rizzo, già esecutivo nel 2008, di adeguare (nel 2014!) lo stesso progetto a norme intervenute dal 2010 in poi. Una vera follia, forse è giusto per la legge, ma poteva e doveva trovarsi la via d’uscita.

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