Il verbale del sopralluogo effettuato il 15 luglio scorso dai funzionari della direzione ambiente della provincia, dell’Arpa Sicilia e dell’Asp è stato inviato anche alla procura della repubblica. La visita alla piattaforma di trasbordo dei rifiuti a Pace, era volta a verificare se il gestore dell’impianto, ovvero Messinambiente, avesse provveduto ad ottemperare alle prescrizioni impartite dai controllori nel mese di giugno: adempimenti necessari per il proseguimento delle attività in atto nel sito. Numerose le criticità riscontrate e quindi segnalate anche alla magistratura dai tecnici. Innanzitutto le operazioni di carico dei rifiuti vengono ancora svolte nell’area di ingresso della piattaforma attraverso l’utilizzo di una pala meccanica che determina notevole produzione di polveri e dispersione dei rifiuti al di fuori dello scarrabile e dello stesso sito, sino al torrente limitrofo. Situazione questa aggravata- scrivono gli esperti- dalla mancata realizzazione della rete di recinzione e della copertura del settore dedicato al deposito dei solidi urbani. Le diverse attività, inoltre, continuano ad essere svolte contestualmente ed apparentemente in maniera caotica e senza adeguata regolamentazione, in difformità ai principi di sicurezza nel lavoro e, pertanto –secondo gli accertatori- in condizione di potenziale rischio per gli operatori. Infine la vasca di contenimento del percolato risulta non visibile, nè ispezionabile, perchè ricoperta dall’ammasso dei rifiuti. Quindi nel verbale si evidenzia il rischio di pericolo per la salute dell’uomo e di pregiudizio per tutto l’ambiente: aria, acqua e suolo. I funzionari di provincia, arpa e asp informano quindi la magistratura del fatto che non appaiono rispettate le condizioni minime di sicurezza necessarie allo svolgimento delle attività in atto a Pace, ritenendo, inoltre, che Messinambiente sia incorsa nella violazione di legge, penalmente rilevante, per aver espletato le attività di deposito preliminare dei solidi urbani in difformità al decreto 152 del 2006. Un ennesimo tassello dell’emergenza rifiuti che sarà sempre più difficile da risolvere, specie dal 31 agosto in poi, se non interverrà il presidente della Regione Rosario Crocetta, dato che la discarica di Mazzarà S. Andrea sarà chiusa definitivamente.
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