Non ha perso tempo il direttore generale dell’azienda ospedaliera Papardo Piemonte Michele Vullo, anzi ha addirittura bruciato le tappe. Lunedì scorso, nella seduta aperta del consiglio comunale aveva annunciato, fra la disapprovazione generale, che domani avrebbe deliberato il contestato accorpamento dei punti nascita Papardo e Piemonte nella struttura di viale Europa. Il provvedimento invece è giunto con 24 ore di anticipo sui tempi previsti.
La Direzione Generale dell’azienda Papardo-Piemonte ha deliberato stamani l'accorpamento delle unità operative complesse di Ostetricia e Ginecologia nel Presidio Ospedaliero di viale Europa.
Il Provvedimento, che entrerà in vigore dal 11 agosto 2014, si è reso necessario – si legge in una nota diramata dall’azienda ospedaliera- per garantire una dotazione organica in grado di assicurare un percorso nascita sicuro che, nell'attuale situazione, a causa della carente dotazione organica non era garantito in nessuna delle unità operative di Ostetricia e Ginecologia ricadenti al Papardo ed al Piemonte.
Come emerso anche nella seduta del consiglio comunale di lunedì per il momento non è prevista la realizzazione del polo materno infantile ma solo l’ accorpamento dei punti nascita. Il direttore generale Vullo dunque tira dritto per la sua strada incurante delle aspre critiche ricevute nella seduta di Palazzo Zanca presente la deputazione regionale e nazionale quasi al completo ed il consiglio comunale. A dargli man forte è stata la lettera del responsabile facente funzioni del reparto di ostetricia e ginecologia dell’azienda Raffaele Raffone secondo il quale in questo momento non sussisterebbero condizioni di sicurezza né per la madre né per il bambino né per gli operatori dei due punti nascita. Esponenti politici e sindacati hanno criticato questa posizione sostenendo che l’accorpamento lascerebbe scoperti i servizi nella zona nord, priva del punto nascita del Papardo. Ma Vullo li aveva apostrofati come soggetti alla ricerca di consensi scatenando ulteriori polemiche. Adesso il timore è che si giunga anche alla chiusura del pronto soccorso del Piemonte visto che lo stesso manager lunedì ha sostenuto che rappresenta un pericolo per i messinesi che si presentano per situazioni di urgenza. Un’affermazione che farebbe intravedere la volontà di chiudere l’importante presidio di viale Europa.