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Un corteo “colorato”
per Andrea Scaglione

 Se non fosse stato per le parole spese per raccontare quanto, come e perché il suo Andrea fosse un ragazzo speciale, ieri pomeriggio, la signora Patrizia, tra le fiaccole gialle e azzurre e i palloncini bianchi che hanno “colorato” lo spazio antistante la chiesa di Grotte, punto di partenza della fiaccolata in ricordo di Andrea Scaglione, sarebbe stata confusa con una mamma “qualsiasi”. E non, invece, con una mamma il cui cuore è stato lacerato dalla prematura e inaccettabile perdita del figlio. «Non so dove trovo questa forza», racconta Patrizia, energica e presente nonostante la sofferenza e la stanchezza che ne hanno tratteggiato il volto, «so solo che lo faccio per lui. Non posso e non voglio fermarmi, perché se lo faccio sarebbe la fine anche per me. La mia casa era un porto di mare, era un continuo via vai di energia, da adesso in poi sarà vuota ». Circa un migliaio le persone che hanno risposto all’iniziativa organizzata dai Giovani democratici, nelle cui file Andrea “militava”: non solo amici e parenti, ma anche tanti semplici cittadini che pur non conoscendo direttamente il ventenne rimasto vittima del tragico incidente stradale consumatosi lo scorso , hanno scelto di stringere in mano una fiaccola, una rosa, o un palloncino, simboli di quella purezza, quell’energia, e quel calore di cui Andrea, come ben hanno raccontato gli sguardi e le parole dei suoi “compagni di strada”, era un “portatore sano”. «Ti dico ciao, salutami Dio e digli che tu sei l’amico mio». Questa la scritta dipinta in azzurro sul grande lenzuolo bianco dietro il quale, in un composto e dignitoso dolore, tenendosi strette per mano, hanno “sfilato” decine di persone, tra cui anche il sindaco Renato Accorinti e l’assessore Daniele Ialacqua. Dopo il raduno alla chiesa di Grotte, il corteo, “addolcito” e “accompagnato” da alcuni dei brani preferiti da Andrea, ha percorso un lungo tratto della litoranea, fino a luogo dell’impatto fatale, con due step di pausa, il primo in corrispondenza del villaggio Pace, il secondo a Sant’Agata. Momenti resi “speciali” dalle commoventi parole di due dei più cari amici di Andrea, talmente tanto speciali da toccare dritto al cuore anche della signora Patrizia, soffocata in un pianto disperato e incontenibile. Decine anche le persone affacciate alle finestre, che al passaggio delle fiaccole hanno fatto il segno della croce volgendo uno sguardo verso il cielo. Esattamente nel punto in cui il cuore di Andrea ha cessato di battere, è stato collocato un maxi schermo dove al termine del corteo sono state proiettate alcune delle immagini più belle di una vita, troppo breve, di un piccolo grande uomo.

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