Prima una breve cronistoria: il 9 gennaio la giunta fissava a 6 mesi la sperimentazione dell’isola pedonale Cairoli. L’ 11 luglio disponeva la proroga di 45 giorni e, comunque- si leggeva nel provvedimento- “non oltre la data di pronunciamento del Consiglio Comunale in merito alla modifica e all’integrazione del piano urbano del traffico.” Pronunciamento che è arrivato il 29 luglio con l’istituzione dell’Area pedonale Cairoli” , con un perimetro diverso da quello previsto dall’amministrazione. Quindi il primo agosto l’avv. Carlo Autru Ryolo, per conto di numerosi cittadini e commercianti, ha notificato alla giunta l’atto di intimazione a porre in essere immediatamente tutti gli adempimenti necessari per dare esecuzione alla delibera del Consiglio Comunale , riaprendo al traffico la Via dei Mille e tutte le strade non comprese nella nuova isola pedonale. Oggi la stessa richiesta arriva anche da coloro che avevano proposto la modifica (poi sposata da altri 14 consiglieri) Nicola Cucinotta del Pd e Giuseppe Trischitta di Forza Italia. E la loro opposizione si fa ancora più dura, infatti, nell’interrogazione al sindaco (che domani sarà sottoposta anche alla firma di altri colleghi d’aula) si legge anche che si chiederà alla Procura della Repubblica di verificare l’esistenza di eventuali reati di omissione di atti d’ufficio e di abuso di ufficio da parte dell’amministrazione comunale. E ancora, alla corte dei Conti di accertare se sia stato procurato un danno erariale al Comune di Messina, corrispondente al mancato introito giornaliero di circa 2.000 euro, derivante dall’acquisto dei gratta e sosta per i parcheggi a pagamento che insistono all’interno dell’isola pedonale sperimentale , che ancora non è stata rimossa. L’incalzare delle richieste del consiglio comunale, o comunque di una parte di esso, e di alcuni comitati contrari ad una vasta pedonalizzazione del centrocittà, va di pari passo con il proliferare di movimenti e di iniziative a favore dell’isola voluta dal sindaco Accorinti. Ieri sera circa duemila persone hanno invaso piazza Cairoli e via dei Mille per dire sì. Si fa quindi sempre più strada l’ipotesi del vice sindaco Signorno di bandire una sorta di referendum cittadino in cui sarebbe la maggioranza dei messinesi e non solo una sparuta rappresentanza a decidere quali e quante isole realizzare.
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