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In piazza sono scesi in duemila per “riprendersi” l’isola pedonale

  Quanto osservato e udito ieri pomeriggio tra le strade di quell’isola pedonale che, secondo la votazione del consiglio comunale, dovrebbe essere ridotta alla sola piazza Cairoli, fa capire come oggi «esiste una scollatura tra ciò che vuole veramente la gente e ciò che la politica decide in modo aprioristico». Il sindaco Renato Accorinti è un fiume in piena, sospinto dai circa duemila messinesi che hanno scelto di partecipare alla manifestazione “Sì Isola, riprendiamocela”. Un pomeriggio che a detta di tanti ha fatto rivivere l’entusiasmo del 24 giugno 2013, giorno della vittoria elettorale di Accorinti. Il corteo pro-isola partito da piazza Cairoli intorno alle 18.30, si è snodato per tutte le strade del perimetro pedonale mantenendosi compatto per l’intero tragitto. Un percorso scandito da cori, applausi, abbracci e strette di mano tra il primo cittadino e il suo “elettorato ritrovato”. «Da oggi e da qui cambia tutto – ha affermato il sindaco –. La nostra libertà è di non avere padroni né padrini e quindi di non essere ricattabili. Finalmente in questa città tira un vento nuovo». In prima linea a fianco del sindaco un più che mai soddisfatto Francesco Palano Quero, presidente del 4. Quartiere: «Noi facciamo politica per gente come voi – ha esordito rivolgendosi alla piazza – , per persone che vedono un futuro diverso e migliore per i propri figli. Non si può pensare che un consiglio comunale faccia i dispetti. L’isola è un punto di partenza e questa battaglia la vinceremo ». Resta da capire, tecnicamente e concretamente, come. Le strade sembrano poter essere due: la prima riguarda la presentazione di un atto di indirizzo, sostenuto da una nuova maggioranza consiliare trasversale (fronte quest’ultimo su cui si sta già lavorando), che porti alla modifica del Put (Piano urbano traffico) in cui è inglobato anche l’emendamento di restringimento dell’isola a piazza Cairoli; la seconda, annunciata dal vice-sindaco Guido Signorino durante la manifestazione, punta invece all’indizione di un referendum cittadino: «Visto che la politica appare distaccata da ciò che la gente vuole, allora è giusto che siano le persone stesse ad esprimersi». Ad intervenire anche l’assessore Filippo Cucinotta, secondo cui «la partecipazione di oggi conferma che la realtà è diversa da quella che è stata dipinta», e Patrizia Panarello: «Quest’isola non va ridotta, ma allargata ancora». A sostenere, come fatto anche in fase di votazione, il “sì isola”, il consigliere del Pd, Santi Zuccarello: «Mi è stato detto che sono una pecora nera solo perché mi sono schierato con l’Amministrazione per una battaglia che ritengo giusta e che penso dovrebbe sposare a pieno anche tutto il Pd». Soddisfatta la consigliera di CMdb Lucy Fenech: «È uno dei momenti più emozionanti dopo quello del 24 giugno». Presenti anche i deputati, nazionale e regionale, del M5S, Francesco D’Una e Valentina Zafarana. Un pensiero “speciale” il presidente Quero ha poi voluto rivolgerlo ai tanti commercianti che «nonostante il momento di difficoltà hanno creduto in questo progetto investendo anche delle proprie risorse ». Una stretta di mano simbolica in segno di massima apertura anche verso il fronte del no, il sindaco ha invece voluto stringerla al titolare del ritrovo Santoro, “incrociato” durante il corteo, il quale ha tenuto a precisare che «io con le scelte del consiglio comunale non c’entro nulla».

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