Amarezza, rabbia, delusione. L’assessore alla Viabilità Gaetano Cacciola aveva scommesso e lavorato tanto, sull’isola pedonale. Ieri, in poche ore, tutto o quasi è andato in fumo. «La decisione di approvare un emendamento che, nei fatti, elimina la zona pedonale “centrocittà” è un fatto sconcertante – è il suo commento – di cui gran parte di questo consiglio comunale si assume per intero la responsabilità. Dopo avere per sei mesi sperimentato un esempio di area liberata dal traffico e riconsegnata ai cittadini, ai bambini, alle iniziative culturali e di aggregazione, torniamo precipitosamente indietro senza una proposta alternativa positiva e credibile». Un periodo in cui, ricorda Cacciola, «ho lavorato, insieme al quartiere, consiglieri comunali, associazioni e semplici cittadini, per migliorare la proposta, eliminare le difficoltà, sempre confrontandomi con tutti, e accogliendo tantissime idee. Ho presentato per tempo, insieme alla Giunta, una ipotesi “aperta”, e mi aspettavo contributi, soluzioni, accorgimenti per consentire al centro cittadino, anche in momenti successivi, di indirizzarsi verso modelli ormai comuni alla quasi totalità delle città, piccole o grandi che siano. La consegna di un lavoro di sperimentazione completo, nelle mie intenzioni doveva essere un utile strumento di ausilio per il Consiglio che avrebbe potuto, nei tempi e modi ritenuti più opportuni, disegnare con intelligenza un complessivo riordino della mobilità e dei luoghi di condivisione della cittadinanza». E invece «l’incredibile decisione della maggioranza del consiglio comunale mi amareggia infinitamente, perché dimostra che a vincere non è la Città che guarda al futuro e per esso si vuole scommettere, ma un insieme di piccoli interessi particolari, uniti probabilmente solo dal collante di essere visceralmente contro questa Amministrazione. Non mi sfugge certamente il collegamento con altre battaglie che in questo momento il sindaco e la Giunta stanno portando avanti per la qualità della vita : liberare la città dai tir, inaugurare piste ciclabili, rafforzare il servizio di trasporto pubblico, rappresentano un percorso che va nella direzione di una città a misura di “persona”. Bocciando la zona pedonale Cairoli forse si vuol dare un segnale che va in direzione opposta». Secondo Cacciola «invece che dar voce e rappresentare il comune sentire della grande maggioranza dei nostri concittadini, purtroppo in tanti hanno preferito probabilmente rispondere a meri interessi di bottega ed al proprio bacino elettorale. Debbo dare atto che la mia stessa amarezza è condivisa da diversi consiglieri che hanno tentato inutilmente di reagire a questa linea di chiusura “a prescindere” tenuta da un asse che in aula ha voluto mostrare i muscoli, facendo fare un passo indietro all’intera collettività, votando un emendamento che alla fine appare un’inutile, strumentale, trovata».