Le parole non possono bastare per raccontare il dolore, nemmeno per raccogliere e confidare i sogni di un ragazzo di vent’anni. Quelli di Andrea Scaglione se li è portati via il vento in una terribile notte d’estate, tra l’asfalto e le lamiere, sulla strada che doveva riportarlo a casa, in via La Farina. La sua vita si è spenta troppo presto e oggi non bastano i ricordi di chi lo amava, anche se sono l’unico mezzo in grado di rivelare al mondo la dolcezza della quale dovrà fare a meno. Andrea frequentava l’istituto “Ainis”, si era diplomato appena qualche settimana fa. Al magistrale è stato rappresentante d’istituto, aveva maturato anche una esperienza come componente della Federazione degli Studenti. Era molto conosciuto, per il suo impegno nel mondo scolastico ma anche perché organizzava eventi musicali e serate in discoteca. Proprio ieri, prima che il battito del cuore si fermasse per sempre, aveva partecipato ad un appuntamento danzante a Capo Peloro. Un divertimento, grazie al quale riusciva a anche a guadagnare qualcosa per rendersi autonomo. Intanto aveva iniziato a studiare per partecipare ad un concorso per le forze armate, voleva fare il carabiniere, indossare la divisa. Andrea era figlio unico, legatissimo alla famiglia: impossibile lenire il tormento dei suoi genitori, la sofferenza estrema per avere perso il frutto e l’orgoglio del loro amore, colui che era tutto. Con la madre condivideva la passione per la danza, lei insegna jazzercise, lui adorava il genere hip hop, trasmetteva il suo entusiasmo. In generale la sua vita scorreva a tempo di musica, le canzoni accompagnavano le sue giornate. Tra le passioni anche lo sport e la politica. Andrea era militante del Pd, appartenente al gruppo dei Giovani Democratici di Messina, punto di riferimento della componente renziana.